La scienza ha parlato chiaro: c’è solo una tipologia di donne che può rendere gli uomini più felici tra magra e curvy.
Da molti decenni la società spinge le donne verso il raggiungimento di standard estetici irrealistici e malsani, attraverso i media, la pubblicità e, da qualche tempo, anche internet e i social. Ogni giorno non si fa altro che vedere modelle dalle forme irrealistiche che affollano le bacheche di Facebook e Instagram, viste e seguite pericolosamente anche da ragazze molto giovani, poco più che bambine. Ecco che è difficile togliersi dalla testa l’assunto per cui più si è magre, più si è felici e belle.
Non solo questo è un concetto pericoloso ma anche completamente falso. La bellezza è un costrutto che si porta dietro parametri ben più ampi del peso corporeo o delle proprie forme. Inoltre, posto che è sbagliato essere validate a tutti i costi dallo sguardo maschile, non è nemmeno vero: la scienza ha le idee molto chiare riguardo le preferenze delle persone attratte dalle donne riguardo ai copri magri e snelli, oppure curvy e formosi. E la risposta vi stupirà.
Le donne magre sono davvero più belle delle curvy? Cosa dice la scienza e la psicologia
Nonostante sulle copertine di riviste, nei video musicali, in televisione, sui social c’è una rappresentazione davvero misera delle donne curvy e formose, la scienza ha le idee chiare riguardo alle reali preferenze degli uomini: non sono, infatti, le più snelle a poter davvero rendere felice chi sta cercando una compagnia femminile accanto. Questo non venga interpretato come un ennesimo tentativo di mettere le donne l’una contro l’altra in una assurda e malsana competizione, ma faccia riflettere sulla stupidità dei canoni estetici irrealistici.
A livello archetipico, la donna formosa, soprattutto con un fisico mediterraneo – fianchi larghi e seno grande – attira di più lo sguardo maschile perché considerata più adatta alla riproduzione. Ad oggi, per fortuna, abbiamo decisamente altri parametri per scegliere il nostro partner ideali rispetto all’evoluzione della specie, ma inconsciamente questi meccanismi rimangono, anche se celati e non del tutto volontari.
Un uomo eterosessuale che cerca una relazione stabile, magari anche con l’intenzione di mettere su famiglia, potrebbe dunque essere più attirato da una donna curvy, piuttosto che una modella da copertina di Vanity Fair, con cui potrebbe sviluppare un’attrazione sessuale più forte, ma non per questo migliore.