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Come funziona il monitoraggio delle infrastrutture

Published by
Claudia Colono

Il monitoraggio delle infrastrutture è un processo cruciale per garantire la sicurezza, l’efficienza e la durata delle costruzioni e degli impianti che compongono la rete infrastrutturale di una regione e più in generale di un paese.

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Quest’attività riguarda un’attività costante di controllo, valutazione e manutenzione, finalizzata alla prevenzione di guasti, all’individuazione di potenziali problemi e all’intervento tempestivo per garantire la sicurezza degli utenti e prolungare la vita utile delle costruzioni.

Un’adeguata azione di monitoraggio su un’infrastruttura, su cui si effettuano periodicamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, può contribuire a prevenire incidenti, migliorare la durata e l’efficienza delle architetture, ridurre i costi di riparazione e manutenzione e garantire una maggiore sicurezza per gli utenti e il pubblico in generale.

Le tecnologie a supporto del monitoraggio delle infrastrutture

Esistono diverse tecnologie che forniscono un supporto essenziale per il monitoraggio delle infrastrutture. Queste consentono di raccogliere dati in tempo reale, di eseguire analisi dettagliate e di individuare anomalie o potenziali problemi negli impianti.

Tutto questo viene spesso effettuato utilizzando tecnologie avanzate, come ad esempio la piattaforma Argo di Movyon, sensori, strumenti di rilevamento e sistemi di monitoraggio remoto. I dati raccolti dai sensori vengono analizzati per rilevare eventuali singolarità o tendenze negative, consentendo interventi tempestivi e piani di manutenzione preventiva.

Ecco alcune delle tecnologie maggiormente utilizzate per offrire un servizio efficiente:

  • Sensori, ovvero dei dispositivi che rilevano e misurano varie grandezze fisiche, utilizzati a integrazione dei sistemi di monitoraggio delle infrastrutture per raccogliere dati su diversi fattori come movimenti, vibrazioni, livelli di umidità, temperatura, carichi elettrici, pressione idraulica e altro ancora;
  • Strain gauges, sensori altamente specializzati che misurano la deformazione o lo sforzo su una costruzione. Vengono spesso utilizzati per monitorare la flessione e la tensione in ponti, edifici e altre strutture;
  • Accelerometri, utili per monitorare il comportamento sismico o il movimento di veicoli su strade e ponti;
  • Dispositivi di monitoraggio remoto, sfruttano la connettività a Internet per raccogliere dati in tempo reale e inviarli a centri di controllo per l’analisi e l’elaborazione;
  • Imaging satellitare e droni, utilizzati per fornire una visione ampia e dettagliata delle infrastrutture su vasti territori, monitorare cambiamenti nel tempo e identificare potenziali problemi;
  • Sistemi di monitoraggio geotecnico, fondamentali per misurare spostamenti e deformazioni del suolo nelle zone di interesse. Sono utilizzati per monitorare il comportamento di pendii, dighe, scavi e altre opere geotecniche;
  • Tecnologia IoT (Internet of Things), che consente di connettere una vasta gamma di dispositivi e sensori per raccogliere dati e scambiare informazioni in tempo reale.

 

L’integrazione di queste tecnologie avanzate consente di avere una visione più completa e accurata delle condizioni delle costruzioni, aiutando a prevenire incidenti, pianificare interventi di manutenzione e garantire la sicurezza e l’affidabilità delle infrastrutture nel lungo periodo.

Quali infrastrutture monitorare?

In Italia e nel mondo, il monitoraggio delle infrastrutture vede un’ampia gamma di servizi, tra cui il controllo delle strade e delle autostrade, che vede attività come il controllo delle condizioni delle carreggiate, dei ponti, delle barriere, delle segnaletiche stradali e degli impianti di illuminazione. Queste attività permettono di individuare crepe, usura, erosione e altre anomalie delle strade che potrebbero mettere a rischio la sicurezza dei veicoli e dei pedoni.

I ponti e i viadotti sono i principali soggetti del monitoraggio per verificare la loro stabilità, il controllo delle vibrazioni e la rilevazione di eventuali deformazioni o danni. Seguono le ferrovie, le reti idriche ed elettriche: nel primo caso è necessario supervisionare le rotaie, le infrastrutture di stazione, i segnali ferroviari e le intersezioni. Il monitoraggio delle reti idriche ed elettriche prevede il controllo di condotti, serbatoi, impianti di trattamento, linee di trasmissione, delle sottostazioni e degli impianti di generazione.