Buone notizie per gli Under 36. Possono ricevere dei soldi dall’INPS. Ecco chi e come si deve fare per averlo
Non è certo semplice oggi trovare lavoro, soprattutto per i più giovani. La disoccupazione giovanile è ancora molto diffusa nel nostro paese. Trovare un impiego che dia una valida paga e sia in linea con quelle che sono le proprie capacità non è certo semplice, soprattutto per chi si sta appena approcciando al mondo del lavoro.
Spesso si dice che l’Italia non sia un paese per giovani, e il governo sta provando a sfatare questa concezione provando a rendere più facile per i ragazzi sotto i 36 anni di età la ricerca di un lavoro.
Bonus assunzioni
Dallo scorso primo gennaio è infatti in vigore il Bonus assunzioni giovani under 36. La manovra consente lo lo sgravio per l’assunzione a tempo indeterminato di chi ha sino a 35 anni d’età. Già negli anni scorsi l’incentivo era presente, e con grande gioia dei giovani lavoratori è stato confermato anche quest’anno.
La manovra garantisce all’azienda che assume under 36 l’abbattimento totale dei contributi previdenziali a suo carico. E’ applicabile per i contratti a tempo indeterminato effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Non rientrano invece i contratti di apprendistato.
I dettagli sull’incentivo
L’incentivo è valido per un periodo di tre anni e sino al limite massimo di 8 mila euro. Il limite mensile di esonero contributivo è dunque di 8.000 / 12 = 666,67 euro al mese. L’applicazione della normativa è condizionata all’Unione Europea, pertanto le aziende che vorranno usufruire del bonus dovranno attendere il via libera dalle istituzioni continentali, che dovrà approvare la richiesta.
L’INPS specifica anche le modalità del bonus in casi particolari. Se il beneficio relativo al lavoratore è già stato parzialmente utilizzato, sarà il nuovo datore di lavoro per il periodo residuo ad avere riconosciuto il beneficio. Per avere diritto al bonus si deve necessariamente non avere avuto in precedente rapporto di lavoro a tempo indeterminato con lo stesso o un altro datore di lavoro, anche in caso l’incarico in questione sia avvenuto all’estero.
Per maggiori informazioni ci si può comunque rivolgere ai canali del governo, dove sono reperibili maggiori informazioni.