Dove ancora i matrimoni sono una questione familiare che poco e niente lascia all’amore, la vendetta trova terreno fertile.
Per quanto a noi possa sembrare un’assurdità e un’eresia al giorno d’oggi, fino a 50-60 anni fa, anche in Italia i matrimoni avevano una valenza prettamente “sociale”, era insomma una questione pubblica che non lasciava spazio all’amore. Essere innamorati e felici, due requisiti fondamentali per un’unione serena e duratura, era un aspetto marginale e se non si poteva amare o accettare la propria o il proprio consorte, ci si doveva abituare e anche in fretta a un’idea d’infelicità a basso costo.
Non proprio il massimo insomma. Tuttavia, in tante parti del mondo ancora questa è la realtà e la prassi e se non si seguono le regole, si muore. Proprio come è successo qui in Italia alla diciottenne pakistana Saman Abbas, uccisa dal padre perché si era rifiutata di accettare e soccombere a un matrimonio combinato.
La giovane, infatti, era fidanzata con un suo coetaneo italiano ed era fuggita anche da casa conscia del pericolo che correva ogni giorno condividendo la sua vita con una famiglia che non aveva a cuore la sua felicità o il suo futuro. E proprio in Pakistan si è consumata una tragedia simile e anche in questo caso il padre si è vendicato nel peggiore dei modi con sua figlia.
Una ragazza di 19 anni in Pakistan è morta perché amava un uomo che non aveva deciso la sua famiglia. Aveva deciso, infatti, di sposarsi per amore, così lo scorso 3 gennaio la giovane era scappata da casa per poter vivere una vita serena e felice accanto alla persona che amava, uno sgarbo questo che suo padre di 65 anni non poteva accettare e così, per non avere il disonore sopra la sua famiglia per una scelta così ribelle e poco convenzionale, l’uomo ha deciso di vendicarsi.
Prima aveva denunciato il rapimento della figlia alle forze dell’ordine e poi il giorno in cui la polizia stava portando Hajra, questo il nome della ragazza, in tribunale, il padre ha iniziato a sparare. La ragazza così è morta a 19 anni, uccisa dal padre all’ingresso di un tribunale di Karachi mentre varcava l’ingresso.
E per lei non c’è stato nulla da fare, Hajra è morta sul colpo. Il poliziotto che la accompagnava e un passante, invece, sono rimasti feriti a seguito della sparatoria per cui l’uomo è stato poi fermato e arrestato con l’accusa di omicidio volontario nei confronti della figlia, la cui unica colpa è stata amare.
Articolo di Karola Sicali