Bufera nel mondo dello spettacolo, nessuno si sarebbe mai aspettato una denuncia simile da parte loro, beniamini di una generazione che ha sognato un amore vero e struggente proprio grazie a loro.
Che “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli fosse destinato a far parlare a lungo e a distanza di tantissimi anni, non è di certo un mistero in sé e per sé. Stiamo parlando, infatti, di uno dei capolavori massimi del regista che ha reso giustizia alla più celebre e famosa tragedia shakespeariana composta nel lontano 1594.
E così, nel lontano 1968, Zeffirelli ha rimesso in scena, in maniera più che fedele, forse la tragedia per eccellenza, anche se all’epoca destò scandalo. Stiamo parlando, infatti, di un anno di cambiamenti epocali della società per come era stata fino a quel momento. Il ’68 ha rappresentato l’anno della scoperta e della libertà sessuale sopra ogni cosa, abbattendo così quel muro di bigottismo e pudicizia che comprimeva tanto la società quanto il cinema.
Zeffirelli, infatti, oltre a raccontare l’amore osteggiato tra Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, ha filmato scene di nudo di due attori all’epoca delle riprese minorenni. Questa fu una vera rivoluzione e oltraggio allo stesso tempo, più dei due casati di Verona che hanno condotto alla morte due giovani amanti a causa dei loro vecchi rancori. Eppure, ora, dopo più di 50 anni gli attori si ribellano a quelle scene estorte con l’inganno proprio dal regista, scomparso nel 2019.
Olivia Hussey e Leonard Whiting contro Franco Zeffirelli
Olivia Hussey e Leonard Whiting hanno fatto causa alla Paramount per lo sfruttamento di immagini di nudi adolescenziali. Nello specifico, prima di spogliarsi, ai due attori di diciassette e sedici anni, prima era stato promesso che avrebbero recitato la scena delle effusioni in camera da letto con indumenti color carne per evitare imbarazzi e problemi con la censura. Poi, però, Zeffirelli avrebbe cambiato idea, preferendo che Olivia Hussey e Leonard Whiting si spogliassero, garantendo tuttavia di non mostrare alcuna nudità.
Eppure, sappiamo bene proprio come in quella scena venga inquadrato il sedere di Whiting e il seno della Hussey. Tant’è che ora i due attori lamentano la “disonestà del regista che ha fatto sì che Whiting e Hussey venissero filmati nudi a loro insaputa“. Come riportato ancora da ‘La Stampa’, il manager degli attori, Tony Marinozzi , sottolinea come: “Quello che è stato detto loro e quello che è successo sono due cose diverse. Si sono fidati di Franco, a sedici anni, come attori, avevano deciso che non avrebbe violato la loro fiducia. Franco era loro amico, e onestamente, a sedici anni, cosa si fa? Non ci sono opzioni. Non c’era nessun #MeToo”.
Così, Zeffirelli per ottenere quello che voleva avrebbe ingannato sia Olivia Hussey che Leonard Whiting, troppo ingenui per capire e ribellarsi nel 1968. E la richiesta dei danni supera i 500 milioni di dollari che dovrebbe risarcire proprio la Paramount che al momento non si è espressa sulla faccenda.
Fino a qualche anno, tuttavia, fa gli attori non avevano lamentato un trattamento disonesto da parte di Franco Zeffirelli. Anzi, la Hussey nel 2018 intervistata da Variety difese la scena oggi incriminata: “Nessuno della mia età l’aveva mai fatto prima. Era necessario per il film”, ma non solo. Dopo disse anche ai microfoni di Fox News come: “È stato fatto tutto con molto gusto. Non è stato un grosso problema. E Leonard non era affatto timido! Nel bel mezzo delle riprese, ho completamente dimenticato di non indossare vestiti”.
Articolo di Karola Sicali