Nuovo lockdown in Italia? C’è paura dopo l’ultima circolare del Ministero della Salute: ecco cosa recita il documento.
Sono passati ormai 3 anni da quando la pandemia di Covid 19 ha drasticamente cambiato il nostro modo di vivere. Lockdown, mascherine, smartworking, ristoranti e locali chiusi, divieti di assembramento, tutto questo è stata la nostra normalità per mesi e mesi, e ancora oggi l’Italia non è uscita del tutto dal problema del Covid.
In questo preciso momento i bollettini presentano una situazione in lieve miglioramento dal punto di vista del numero dei casi, tanto che anche le misure di sicurezza per le persone positive sono diventate meno restrittive. La situazione, però, potrebbe peggiorare in vista dell’inverno e del picco di influenze e virus, per cui bisogna essere pronti anche al peggio, ovvero a dei cambiamenti restrittivi per la protezione della popolazione e in particolare delle categorie più a rischio. È per questo che il Ministero della Salute ha emanato un documento che prevede eventuali restrizioni in caso di peggioramento. Nuovo lockdwn in vista? Scopriamo insieme cosa recita la circolare.
Nelle ultime ore il Ministero della Salute ha emanato una circolare che sta spaventando gli italiani, perché prevede una serie di misure di sicurezza relative alla situazione Covid. I bollettini degli ultimi giorni fanno ben sperare perché presentano un quadro in lieve miglioramento, ma nonostante questo bisogna essere pronti a eventuali peggioramenti che potrebbero coincidere con il picco influenzale e il freddo in aumento per il mese di gennaio e febbraio. La direzione non sembra quella di un nuovo lockdown, ma semplicemente bisogna prepararsi a eventuali piccole restrizioni che ci faranno tornare indietro di alcuni mesi, come l’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi o lo smartworking, o ancora la limitazione di alcuni eventi che prevedono grossi assembramenti.
“L’utilizzo delle mascherine è efficace nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori e potrebbe essere indicato negli spazi chiusi se si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e sul funzionamento dei servizi assistenziali”, si legge nella circolare. E non è tutto, perché il Ministro della Salute Orazio Schillaci insieme al direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, e al direttore della Programmazione, Stefano Lorusso, valutano nel documento anche “un possibile ritorno al lavoro da casa e la riduzione delle aggregazioni di massa”. Attenzione però, perché questo documento non è un’indicazione concreta, ma al momento solo un ‘atto dovuto’ visti gli errori di valutazione del passato e l’imprevedibilità dell’evoluzione della pandemia che al momento, lo ripetiamo, sembra essere sotto controllo e in lieve miglioramento.
Articolo di Francesca Simonelli