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Life Style

Il bandolo della matassa, da cosa deriva questa espressione?

Published by
Giulia Belotti

Espressione molto usata per indicare qualcuno che vuole trovare l’origine della situazione in cui si trova, ecco realmente a cosa fa riferimento

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Le espressioni che quotidianamente usiamo sono, molto spesso, frutto di un apprendimento inconsapevole che viviamo fin dal primo giorno di vita. L’ambiente in cui siamo inseriti e le persone con cui ci frequentiamo ogni giorno sono fonte di ispirazione, sia consapevole che non, di modi di dire e modi di fare, modelli comportamentali che facciamo nostri senza neanche renderci conto.

bandolo della matassa (www.solonotizie24.it)

Proprio per questo motivo, quindi, spesso ci troviamo a fare riferimento ad ambienti e situazioni magari non vissute in prima persona, ma che ci suonano famigliari nei modi di dire. La frase “non farti infinocchiare“, di uso comune per suggerire a qualcuno di non cadere nel tranello che ha davanti, fa riferimento a un’usanza di derivazione medioevale, quando il vino cattivo veniva aromatizzato con il finocchietto selvatico per coprirne l’odore.

Trovare il bandolo della matassa” è un’altra delle espressioni che ci suonano famigliari e che pronunciamo spesso e volentieri per indicare una situazione intricata di cui, per comprenderla e risolverla, è necessario trovare l’origine. Ecco da cosa nasce.

Il bandolo della matassa: l’origine umile

Sebbene sia facile comprendere l’origine dell’espressione, che si rifà al lavorare la lana con gli aghi, in realtà i dettagli sono importanti. Il bandolo, infatti, è il capo iniziale o finale della matassa, attorno al quale il filo viene via via arrotolato per creare poi l’iconica palla di lana. Lavorando con i ferri, il gomitolo si disfa da solo, rilasciando alle mani che stanno lavorando man mano il filo di cui ha bisogno.

Capita, però, che le matasse si ingarbuglino e che nodi e confusione rallentino il lavoro a maglia. A questo punto, per poter sistemare il problema, è necessario dipanare ogni arricciatura e trovare, appunto, il bandolo della matassa: solo quando lo si troverà, si potrà ricostruire il corretto andamento del filo.

bandolo della matassa (www.solonotizie24.it)

Sempre all’ambiente artigianale della produzione di lana e filati fa riferimento l’espressione “perdere il filo“. Quando si perde il filo, cucendo o creando qualcosa con le proprie mani, il lavoro si ferma: fino a che non si ritrova, infatti, non si può procedere. L’espressione “ho perso il filo” indica proprio una condizione di stallo causata da fattori esterni, come il caso e la sorte.

La lingua italiana è ricca di espressioni che richiamano a un ambiente artigiano, contadino e in generale semplice. Le nostre origini, infatti, affondano le proprie radici in questi mestieri, che oggi ci hanno lasciato in eredità manufatti preziosi e modi di dire artistici.