Una delle più diffuse lamentele da parte dei cittadini italiani è legata all’apparente limitato numero di agenti operativi nel Belpaese. Ma è proprio vero? I numeri dicono il contrario
Ci si domanda spesso se il numero di agenti presenti sul territorio italiano sia sufficiente a consentire un adeguato controllo e prevenzione dei reati. Ed una delle lamentele più diffuse da parte dei semplici cittadini è proprio legata al fatto che non ci sarebbe un numero di poliziotti sufficiente a garantire che ciò avvenga.
Ma è davvero così o è la percezione della situazione ad essere parziale? Effettivamente i numeri dicono il contrario e una recente ricerca condotta da Truenumbers analizzando i dati forniti dalle Nazioni Unite consente di avere un quadro più completo di quale sia la situazione del Belpaese dal punto di vista della copertura militare. Con esiti sorprendenti per il cittadino che pensa di non essere adeguatamente protetto dalla legge.
Agenti in Italia? Sono tantissimi. I numeri da record
Ebbene lo Stato italiano sarebbe tra i più militarizzati al mondo, e si troverebbe a livelli di poco inferiori rispetto a quelli della Turchia. Sul podio dei Paesi con il maggior numero di poliziotti dietro alla Russia e, per l’appunto, allo stato guidato da Erdogan e davanti al Kazakhstan, altro Paese caratterizzato da un’alta militarizzazione. Le cifre del resto fanno riferimento al numero di agenti in servizio e, nella fattispecie al quantitativo di forze dell’ordine ogni 10mila abitanti in ogni Stato considerato nella classifica. Dietro all’Italia troviamo, nell’ordine, Portogallo, Hong Kong, Kazakhstan, Algeria, Bulgaria, Slovacchia e Repubblica Ceca.
Quanti agenti ogni 10mila abitanti: l’Italia ai primi posti
Sul gradino più alto c’è la Russia con 564,6 agenti attivi ogni 10.000 abitanti seguita dalla Turchia con 474,8. Con 467,2 poliziotti in relazione alla popolazione c’è poi l’Italia che resta dunque a pochissima distanza dalla Turchia. I motivi di un così alto numero di poliziotti è da ricercarsi nel fatto che fino all’inizio del 2017 erano presenti cinque diverse forze di polizia in Italia. La fusione tra Corpo Forestale dello Stato e Carabinieri ha in seguito portato questo numero a quattro, e ha avuto come conseguenze lo spostamento (voluto dalla Riforma Madia della PA) di circa 7000 agenti. Ma non è tutto perché in Italia è presente, unico Stato europeo ad averla, la Guardia di Finanza che si occupa esclusivamente di reati finanziari ed agisce come corpo distaccato con vertici e comandi specifici.
Donne militari e spese militari stanziate dall’Italia
Veniamo ora ai numeri delle donne nel mondo militare: in Italia vi sono 1.924 Ufficiali, 2.663 Sottufficiali, 12.694 Graduati e Militari di truppa, 664 Allievi di accademie e scuole militari. Per un numero complessivo di 17.945 donne, ovvero il 6% del totale: cifra andata via via crescendo dall’entrata in vigore, nel 2000, della legge n. 380/1999. Che consente anche alle donne di diventare soldati, Carabinieri, agenti della Guardia di Finanza o di lavorare nelle Capitanerie di Porto. Infine una segnalazione sulle spese militari che l’Italia intende stanziare allo scopo di allinearsi alle direttive Nato. Raggiungeranno il 2% del Pil, con una cifra di 10 miliardi che, progressivamente, andranno ad aggiungersi all’importo già stanziato con l’ultima legge di bilancio, ovvero 30,4 miliardi.
Articolo di Daniele Orlandi