Un’indagine basata su 90 indicatori statistici i cui risultati non lasciano dubbi: ecco qual è la città italiana con la migliore qualità della vita
Dove si vive meglio in Italia? In quale città è possibile affermare, senza ombra di dubbio, che oggi la qualità della vita sia al top? Ce lo rivela la consueta indagine (annuale) del Sole 24 Ore, uno studio che ha preso in esame ben 90 indicatori statistici per definire quale sia la metropoli più vivibile del Belpaese tenendo conto, quest’anno, anche di una serie di grandi e nefasti eventi che hanno sconvolto il mondo nel corso del 2022.
Dalla guerra in Ucraina alla pandemia di Covid ancora non scomparsa, dall’inflazione alle stelle al caro-energia. Con risultati sorprendenti dato che la città sul gradino più alto del podio, pur ritrovandosi al primo posto per la quinta volta in 33 anni, ha migliorato di ben 5 posizioni rispetto al 2021. E dai risultati si può notare anche un calo in classifica di alcune importanti città metropolitane.
Prima di rivelarvi chi ha vinto la classifica del 2022 è bene concentrarsi sugli indicatori statistici alla base di questa indagini, 40 dei quali sono stati aggiornati all’anno in corso. Tra quelli ‘storici’ ritroviamo gli indicatori storici come il valore aggiunto pro capite, i prezzi delle case, l’imprenditoria giovanile, l’indice della qualità dell’aria ed il tasso di motorizzazione, il verde urbano e la banda larga ultraveloce, e molti altri. Tra gli indicatori aggiornati invece sono presenti, tra gli altri, l’indice della partecipazione elettorale alle politiche del mese di settembre, due specifici indicatori sull’inflazione, diversi indicatori sull’energia proveniente da fonti rinnovabili, sui consumi energetici e sulle riqualificazioni energetiche e ben nove indicatori che fanno capo alla qualità della vita di diverse fasce di età, delle donne, l’indice della criminalità, del clima e di sportività e ancora l’ecosistema urbano.
Ebbene a trionfare, nel 2022, è nientemeno che il capoluogo emiliano: Bologna conquista il primo posto, seguita da Bolzano e Firenze. Del resto l’intera regione Emilia-Romagna mostra ottimi posizionamenti anche per le altre città come Parma, al nono posto e Reggio Emilia che si piazza al tredicesimo. Accanto a Bolzano, per quanto riguarda il Trentino Alto Adige, troviamo invece Trento al quinto posto. Mentre passando alla Toscana ci sono due città che hanno migliorato, rispetto al 2021, di 11 e 12 posizioni: si tratta di Siena, appena fuori dal podio e Pisa, al decimo posto per qualità della vita. In netto peggioramento Milano che pur restando nella top ten passa dalla seconda all’ottava posizione e Roma perde addirittura 18 posizioni, finendo alla 31esima.
Tra le metropoli che fanno registrare piccoli spostamenti in classifica ci sono Cagliari, al 18esimo posto in salita di due posizioni, Genova al 27esimo mentre Torino, Napoli e Palermo subiscono spostamenti importanti ritrovandosi, rispettivamente, al 40esimo, al 98esimo e all’88esimo posto.
Infine una curiosità per i sei ambiti di suddivisione dei 90 indicatori: è Belluno a trionfare per Ricchezza e Consumi con Bologna e Bolzano; Milano per Affari e Lavoro insieme a Roma e Trieste; Bologna vince per Demografia, Salute e Società accanto a Modena e a Roma. Pisa, Siena e Aosta compongono la classifica di Ambiente e Servizi mentre Oristano, Pordenone e Sondrio per Giustizia e Sicurezza. Infine nel macro gruppo di Cultura e Tempo libero troviamo Firenze, Trieste e Gorizia.
Articolo di Daniele Orlandi