I segreti a volte possono essere letali. Alcune foto hot nascoste sul pc hanno portato alla morte di un uomo di 64 anni, ucciso dalla figliastra.
Negli States questo caso ha suscitato particolare clamore, e anche a ben dire. È successo proprio alla vigilia di Capodanno di due anni fa.
Quella fatidica sera Jade Janks aveva scoperto qualcosa che avrebbe posto fine per sempre alla vita del suo patrigno, che di nascosto teneva sul pc delle foto hot di quella che avrebbe dovuto guardare soltanto con occhi paterni, assenti di malizia.
L’uomo si chiamava Thomas Merriman e viveva a Solana Beach, in California. Sono passati quasi due anni dal giorno della sua morte, il 30 Dicembre 2020. A distanza di tempo il caso non è ancora stato chiuso, anzi. Il processo per determinare il colpevole della sua morte ha avuto inizio qualche giorno fa, il 7 Dicembre 2022, alla corte suprema di Vista.
Dalle primissime indagini è parso subito chiaro il possibile colpevole nonché il movente del delitto: sul computer personale dell’uomo sono state ritrovate diverse foto hot di Jade Janks, interior designer di 39 anni e figliastra di Thomas Merriman.
L’uomo aveva addirittura impostato una foto della giovane donna come sfondo del desktop. Per questo Jade è finita senza troppi preamboli sotto accusa per l’omicidio del patrigno. Nonostante le prove schiaccianti, lei ed il suo legale hanno sempre sostenuto la sua totale innocenza.
La versione dell’interior designer e attivista cofondatrice di un’associazione per la salvaguardia delle farfalle, sarebbe del tutto diversa: il patrigno sarebbe stato un alcolizzato ed in pessime condizioni di salute; la poca lucidità lo avrebbe portato a consumare un cocktail letale di sonniferi, ma questa versione sembra non reggere.
“Non è stato un incidente” ha dichiarato l’avvocato Jorge Del Portillo, “Questo è un omicidio ben progettato”. Secondo l’avvocato di San Diego, le foto nel computer della vittima erano state scattate da Janks ed il suo fidanzato più di una decina di anni prima, in modo del tutto consensuale. Non è però chiaro come questi scatti siano finiti nelle mani del patrigno.
I due vivevano nella stessa casa, per questo la Janks ha casualmente scoperto le foto durante un round di pulizie, mentre il patrigno si trovava in ospedale. A rafforzare l’accusa contro la donna, sono state mostrate in tribunale alcune intercettazioni telefoniche, nelle quali l’indagata ha chiaramente espresso la sua intenzione di uccidere il patrigno.
In un messaggio Whatsapp inviato ad un amico ha scritto: “Gli ho appena dato una dose mortale, adesso faccio uno stop per prendere del whiskey, poi vado a Dixieland per prendere tempo”. Il messaggio è stato inviato lo stesso giorno in cui Merriman è stato dimesso dall’ospedale.
In un altro messaggio si legge: “Si sta svegliando. Non voglio essere proprio io a farlo, ma data la situazione ora gli do un colpo in testa“. Al momento del ritrovamento, avvenuto solo a Gennaio 2021, il corpo dell’uomo era nel suo appartamento, sommerso da una pila di scatoloni, coperte e immondizia.
Articolo di Federica Pollara