Per vedersi riconosciuto il diritto alla NASPI occorre presentare l’apposita domanda il prima possibile. È importante farlo il prima che si può per vedersi riconosciuto questo aiuto economico il prima possibile. Ma, come fare? E quali documenti servono?
La NASPI è una indennità mensile di disoccupazione che deve essere elargita dal proprio ente di previdenza sociale se in possesso di determinati requisiti e viene data su domanda dell’interessato. È fondamentale quindi ricordare di presentare la NASPI entro l’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro altrimenti la Naspi parte dal giorno successivo fatta avanzata la richiesta del soggetto avente diritto. Questo aiuto economico è rivolto a lavoratori con rapporto subordinato che hanno perso l’occupazione involontariamente. Esclusi dalla prestazione sono invece i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni, i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, lavoratori che hanno i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato, i lavoratori che hanno già un assegno ordinario di invalidità.
All’ente di previdenza occorrono al massimo 30 giorni per vedervi riconosciuto il diritto alla NASPI che partono dal momento in cui avete fatto la richiesta. Ma come e dove si fa la domanda per la NASPI? Ci sono diverse strade percorribili ma in ogni caso occorre sempre sapere questi tre dati per la compilazione della domanda per la NASPI:
1)la data di cessazione del lavoro,
2 la matricola e il nome dell’ultimo datore di lavoro che potrete trovare su qualsiasi busta paga.
Ci sono diversi modi, dunque, per chiedere la NASPI: c’è, infatti, chi sceglie di rivolgersi a un CAF presente sul territorio oppure c’è chi sceglie di fare da solo e avanza la domanda per la NASPI usando il sito dell’INPS. In questo secondo caso servono le credenziali di accesso al sito, ovvero lo SPID oppure la carta elettronica di identità o la carta nazionale dei servizi. Per la compilazione della domanda dovrete indicatore la data di cessazione del lavoro, la matricola e il nome dell’ultimo datore di lavoro che potrete trovare su qualsiasi busta paga. Se invece vi rivolgete ad un CAF, vi occorrerà un documento di identità in corso di validità, il codice fiscale, una busta paga e l’IBAN del conto corrente intestato al lavoratore disoccupato che fa richiesta di questo aiuto economico dove far accreditare ogni mese la NASPI, l’ultimo contratto di lavoro se si è disoccupati per il temine del contratto oppure la lettera di licenziamento del datore di lavoro se eravamo assunti a tempo indeterminato.