Ecco i 5 segni per capire se i nostri amici a 4 zampe ci amano. I gatti sono animaletti domestici molto autonomi e imperscrutabili, ma attraverso l’interpretazione di alcuni messaggi è possibile capire come la pensano su di noi.
Il cardinale Richielieu li amava tantissimo, tanto da averne 14 negli ultimi istanti della sua vita. I gatti sono stati sempre considerati astuti, indipendenti ed anche un po’ dispettosi. Di loro si è spesso detto che non si affezionano agli esseri umani come i cani, e, che, se mai, ne starebbero in guardia. Ovviamente ciò non vale per tutte le razze di gatti. A fronte di quelli che hanno conservato l’istinto più selvaggio, ce ne sono altri di più miti e affettuosi, ed anche burloni, che senza il padroncino non saprebbero più vivere.
Certo è che non sono eclatanti e roboanti come i cani. No, loro si esprimono con segnali chiari solo a chi ha ha ben compreso il loro complesso e subliminale modo di pensare. Attraverso il linguaggio del loro corpo possiamo infatti capire cosa vogliono dirci questi dolci ed eleganti felini, anche tanto pazienti verso i nostri cambiamenti di umore.
I 5 segni per capire se il nostro gatto di ama
Come fare a capire se il nostro gattino ci è affezionato, quali emozioni prova in nostra presenza e se si fida di noi? Queste sono solo alcune delle domande più ricorrenti tra coloro che posseggono un gatto e cercano di capirne di più su di lui.
Innanzitutto se il nostro micione si mettesse a pancia in su, mostrandosi di essere completamente vulnerabile, sarebbe segno inequivocabile di fiducia nei nostri confronti. La posizione assunta comunicherebbe anche il fatto di sentirsi sicuro perché saremmo pronti a difenderlo da qualsiasi pericolo.
Se invece chiudesse lentamente gli occhi, si tratterebbe di una manifestazione romantica di affetto che, nel linguaggio felino, si potrebbe tradurre come un bacio o qualcosa di simile.
Non sfugge un altro comportamento singolare dei nostri amichetti a 4 zampe. Ovvero quello di “fare le paste”, premendo su di noi con le zampette anteriori. La singolare espressione mutua la sua immagine dal tradizionale gesto di impastare il pane. Il gattino sarebbe incline a questo atteggiamento in forza dei suoi ricordi di quando era cucciolo e premeva sulla madre per succhiarne latte.
Se invece il nostro micetto dovesse spingerci con la testa, quindi prendendoci letteralmente a testate, beh ciò vorrebbe dire che è desideroso di attenzioni e coccole, ma anche che ci vuole bene.
Mentre nei casi in cui il gatto dovesse seguirci per la casa, niente paura! si tratterebbe solo della voglia di passare del tempo con noi, confermandoci così la sua attenzione e il suo attaccamento.
La conoscenza di questo linguaggio ci aprirà una finestra sul curioso mondo dei nostri piccoli amici, spingendoci subito a perdonarli anche dopo qualche marachella di troppo. La loro presenza terapeutica ce lo ricorderà tutte le volte con un dolcissimo sussurrato “miao”.