Nelle ultime ore un durissimo attacco di Loredana Bertè nei confronti di Giorgia Meloni ha destato molto clamore. La vicenda giunge a seguito della recente querelle che ha infiammato il quadro politico attorno al simbolo di Fratelli d’Italia.
La materia del contendere riguarda la polemica scoppiata negli ultimi giorni attorno al simbolo del partito di Giorgia Meloni. Più precisamente alcuni hanno puntato il dito contro la fiamma di cui si fregia Fratelli d’Italia. Di recente da sinistra sono state infatti rivolte dure critiche contro questo simbolo, visto perlopiù come un richiamo al Movimento Sociale Italiano e al fascismo più in generale. Tutto è nato a seguito di una dichiarazione della senatrice a vita Liliana Segre, la quale aveva chiesto la rimozione del logo dal simbolo di partito.
Al riguardo aveva risposto a stretto giro la Meloni, che nel corso di un’intervista al settimanale britannico The Spectator, aveva affermato che “La fiamma del simbolo di Fratelli d’Italia non ha niente a che fare con il fascismo, ma è il riconoscimento del viaggio fatto dalla destra democratica attraverso la storia della nostra Repubblica. E noi ne siamo orgogliosi”.
Spenta la polemica a questo punto? Ma nemmeno per sogno…
Ad attizzare il fuoco ci ha pensato la cantante Loredana Bertè, rivolgendo sui social robuste invettive contro la leader della destra italiana.
Gli strali della Bertè contro Giorgia Meloni
Alle ultime fibrillazioni del quadro politico italiano si è aggiunto un video della popstar Loredana Bertè, che, riprendendo la richiesta della Segre, si è rivolta via social alla Meloni, intimandogli di cancellare la fiamma tricolore dal logo di Fratelli d’Italia. Su Instagram l’interprete di “Non sono una signora” ha dichiarato che “Quando una senatrice come Liliana Segre chiede che sia cancellato dal suo logo quella fiamma che ricorda chiaramente il fascismo e le sue conseguenze, lei la rimuove e basta. Senza arrampicarsi sugli specchi con scuse improbabili. Lei la rimuove, ha capito?“ – ha sostenuto la cantautrice calabrese.
Poi, riprendendo il filo del discorso, con una certa verve la Bertè proseguiva dicendo:
“Mi sembra il minimo per il rispetto che si deve a una signora che ha passato quello che ha passato oltre a noi cittadini, che siamo veramente stufi, e alla memoria di quelli che non ci sono più. Per quel simbolo sono stati uccisi, si vergogni signora Meloni. Si vergogni” – ha chiosato infine la donna, che ha pure specificato di non essersi rivolta alla Meloni chiamandola “onorevole” perché a suo dire “non ha proprio niente di onorevole come la maggior parte dei politici italiani”.
Sull’argomento qualche giorno fa era intervenuto anche l’ex Ministro della Difesa Ignazio La Russa, il quale aveva voluto tranquillizzare la Segre precisando che “la fiamma presente nel simbolo di Fratelli d’Italia non è in alcun modo assimilabile a qualsiasi simbolo del regima fascista e non è mai stata accusata e men che meno condannata, come simbolo apologetico”.
L’intervento del deputato della destra faceva il paio con quello della leader Meloni, che il 13 agosto scorso depositava il simbolo per le prossime elezioni:
“Eccolo qui, il nostro bel simbolo depositato per le prossime elezioni. Un simbolo del quale andiamo fieri […]”- aveva commentato Giorgia Meloni.