Il dottor Nowzaradan ha sostenitori e pazienti in tutto il mondo, la sua dieta “miracolosa” ha permesso a molto persone di perdere un cospicuo peso… ma come si articola l’alimentazione del dottore di Vite al Limite?
Nel corso degli anni Nowzaradan si è affermato in campo medico in qualità di nutrizionista e cura di casi di estrema gravità, legati alle complicazioni dettate dall’ingente peso e quindi da uno stato di obesità.
La dieta studiata dal medico della televisione internazionale, comunque sia, si è resa efficace per tutti coloro che intendono recuperare fisica. Ecco, quindi, come si articola la dieta del dottore di Vite al Limite.
Il programma di Vite al Limite ha permesso al pubblico televisivo americano, italiano e non solo, di conoscere l’operato del dottor Nowzaradan nella sua clinica dove si occupa principalmente di pazienti la cui vita è davvero giunta quasi al limite… la cui salute è stata seriamente compromessa dall’eccesso di peso.
A ogni modo, la dieta di Nowzardan ha conquistato numerose fasce di pazienti e singoli che hanno deciso di mettere in atto i consigli del medico, nel tentativo di ritrovare la perfetta forma fisica. Un regime alimentare che permette di perdere anche due chili la settimana se seguita nel migliore dei modi.
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, perdere perso grazie alla dieta stabilita da dottore di Vite al Limite non è affatto impossibile, ma servirà attenersi rigidamente al menù imposto per questo regime alimentare.
Il pranzo e la cena della dieta redatta da Nowzaradan prevede il seguente menù: 100 gr di pollo, tacchino, vitello magro o pesce fresco (salmone escluso). Alimenti che possono essere alternati con 75 gr di prosciutto cotto levando il grasso o bresaola, omlette da 150 gr di albumi, 75 gr di tofu alla piastra. Un menù completo che, quindi, non deve superare in alcun modo le 1200 calorie al giorno. Importante, in tal senso, è non cedere in alcun modo alle tentazioni e prediligere spunti magari a base di mandorle, la porzione giusta è quella che può essere contenuta nel pugno della nostra mano, ovvero circa 30 grammi.