A un anno dalla morte del Principe Filippo ecco che la famiglia reale apre il suo testamento, per la Regina Elisabetta sarebbe stato previsto anche un lascito molto importante.
La Regina Elisabetta ha trascorso tutta la sua vita al fianco del marito il Principe Filippi Duca di Edimburgo, e l’addio è stato un momento davvero sofferto per la sovrana, stretta nel dolore alla sua famiglia, e sostenuta come sempre dal popolo inglese.
Recentemente, inoltre, è stato aperto anche il testamento del Principe Filippi, qui dove il Duca ha elencato tutte le sue ultime volontà e anche la spartizione dei beni di sua legittima proprietà tra i familiari. Un documento che tutta la popolazione sarebbe curiosa di leggere.
Il Principe Filippo si è spento a 99 anni per cause naturali, lasciando comunque un grande vuoto nella nazione ma anche nel cuore della sovrana che al suo fianco ha vissuto momenti importantissimi della sua vita e anche del suo regno. Recentemente, la Royal family avrebbe dovuto rendere pubbliche le ultime volontà del Duca di Edimburgo, e gli inglesi sarebbero stati messi a conoscenza anche del lascito per la Regina Elisabetta. Si tratta di una pratica normale in tutta l’Inghilterra sia per i cittadini che per i membri della Royal… o forse no?
Il testamento del Duca di Edimburgo è stato aperto, ma in forma assolutamente privata e la coda non sarebbe stata accolta nel migliore dei modi dal popolo.
Come da rito, la Regina Elisabetta ha chiesto all’Alta Corte inglese che il testamento del marito restasse segreto, e così è stato. Una decisione che ha fatto molto discutere, ma la stessa Alta Corte ha parlato, comunque, di “circostante eccezionali”.
Nella motivazione presentata al popolo dai giudici, non a caso, è possibile leggere le seguenti dichiarazioni sul perché il testamento del Principe Filippo non è stato aperto pubblicamente come doveva essere: “Non siamo sicuri che ci sia un interesse pubblico specifico nel sapere come vengono distribuiti i beni della famiglia reale. Una percepita mancanza di trasparenza potrebbe essere oggetto di legittimo dibattito pubblico, ma (le regole di successione contenziosa) in alcuni casi consentono di nascondere al pubblico le volontà e i valori”.