Chiara Nasti ha voluto dare una risposta a tutti quegli utenti di Instagram che di recente l’hanno attaccata per le sue controverse frasi sulle donne incinte e sui chili in gravidanza. Ecco cosa ha detto.
Sembra proprio che la guerra tra Chiara Nasti e i popolo del web non avrà mai fine. L’nfluencer non ha sputo trattenersi dall’esprimere un giudizio su tute quelle persone che nei giorni scorsi l’hanno attaccata a causa delle sue forti parole sulle donne incinte e sui chili in più normalmente assunti in gravidanza. Ecco le dure parole dell’influencer più discussa di Instagram.
C’è chi proprio non la sopporta e chi, essendo un suo fan, cerca sempre di difenderla. Diciamo però che ultimamente le accuse mosse all’influencer Chiara Nasti sono state davvero numerose. La Nasti è infatti stata duramente attaccata dagli utenti di Instagram per le dure parole espresse contro le donne in gravidanza che si “svaccano”, ovvero acquisiscono molto peso in gravidanza. La frase ha fatto comprensibilmente infuriare il web, che l’ha riempita di insulti ai quali l’influencer (che si sta avvicinando sempre più al momento del parto e si è detta molto emozionata) ha voluto rispondere.
Chiara Nasti, risposta agli haters: “persone frustrate”
Agli insulti ricevuto online, Chiara Nasti ha voluto dare una risposta secca e diretta. In una storia di Instagram, ha infatti definito gli haters “persone frustrate”.
La Nasti, infatti, in una storia di Instagram ha annunciato ai followers che grazie alla maternità avrà molto più tempo da dedicare ai social. Per la “sfortuna” di alcuni, ha aggiunto. “Mi rendo conto sia diventati pesante per una certa tipologia di persone”, ha scritto Chiara a corredo del video postato nelle Stories. “Soprattutto per quelle che tendono a giudicare… diventano frustrate ahah ormai non si può dire A. Ma a me mai fregato ahah”. Insomma, un contro-attacco che di sicuro non farà che fomentare la guerra contro gli haters della giovane influencer. Chiara, d’altronde, ha sempre dimostrato di non lasciarsi intimidire da nessuno. Ora non ci resta che attendere la risposta dei diretti interessati (che, immaginiamo, non sarà certo pacata e moderata!).