Il Governo sta lavorando, insieme all’Inps e ai sindacati, a un nuovo bonus da 550 euro da richiedere una tantum, cioè una sola volta. Ecco qualche dettaglio in più.
Il Governo è in procinto di erogare un nuovo Bonus pari a 550 di cui potranno beneficiare una tantum alcune categorie di lavoratori. Non hanno però, per il momento, particolari informazioni a riguardo, essendo una novità ancora molto “in erba”. Tuttavia, la notizia dell’erogazione di questo nuovo Bonus è iniziata a circolare già molti mesi fa, nel dicembre 2021 (in occasione della Legge di bilancio 2022). I cittadini sono quindi molto impazienti di scoprire chi potrà richiederlo e come sarà possibili fare domanda per l’assegnazione.
Al momento, al Bonus di 550 euro sta lavorando assiduamente il ministro del lavoro, Andrea Orlando, che si sta organizzando insieme ai sindacati e all’Inps per decidere a chi destinare i fondi. Pochissime, per ora, le certezze. Quel che pare certo è che il contributo verrà erogato in breve tempo a maggior numero di persone possibile. Il ministro Orlando ha dato notizie positive in tal senso, pur senza sbilanciarsi sulle date precise del rilascio del Bonus. Ecco quello che, fino a questo momento, è emerso.
Quel che per il momento è venuto a galla riguardo al tanto discusso Bonus per i lavoratori da 550 euro una tantum è che sarà indirizzato solo a coloro che, nell’anno 2021, hanno lavorato con un contratto part time verticale ciclico. In parole povere, potranno richiedere il Bonus solo le persone il cui lavoro è stato richiesto solo in alcuni giorni, settimane o mesi dell’annoe per non più di venti settimane l’anno. La persona che rivecerà il Bonus dovrà essere libera da impegni di lavoro e non deve percepire pensione o Naspi.
Il fondo destinato a questa misura di sostegno ai cittadini è pari a 30 milioni di euro. Il numero dei destinatari, quindi, non potrà essere superiore a 55mila. Tuttavia, il ministro Orlando ha confermato il suo intento di voler “uscire dalla logica dei bonus e dei provvedimenti strutturali”. L’obiettivo di fondo del ministro resta quello di promuovere l’occupazione lavorativa, soprattutto in questi tempi di post-pandemia.