Il noto scrittore Mauro Corona spiazza tutti durante un intervento al programma di Bianca Berlinguer, con alcune dichiarazioni controcorrente. Cerchiamo di capira cosa sia successo.
Non può certo dirsi che Mauro Corona sia un personaggio comune. Il suo modo di porsi e commentare l’attualità è certo atipico nel panorama televisivo italiano dominato dal politicamente corretto. In più Corona è un personaggio che ha anche un certo successo dal punto di vista culturale, tanto più che è uno scrittore e si cimenta nell’arte della scultura, soprattutto lignea. Da quando Bianca Berlinguer ne ha fatto un ospite fisso nella sua trasmissione in onda su Rai 3, l’alpinista di Erto si è imposto nel dibattito pubblico confrontandosi con la conduttrice ma anche con i numerosi interlocutori presenti in studio. Tuttavia, per certe espressioni, Corona è stato criticato anche dalla Berlinguer, e le sue apparizioni sono state messe a rischio più di una volta. Il suo modo genuino, a tratti forse un po’ ruvido, lo consegna nel novero dei personaggi mediatici più connotativi e influenti in tema di attualità, politica, costume e società.
Di recente, a proposito della guerra in Ucraina, alcune sue dichiarazioni hanno suscitato sorpresa e incredulità tra gli ascoltatori. Proviamo a capire meglio cosa sia avvenuto in merito.
Le dichiarazioni di Corona a Cartabianca
Durante una diretta di Caratabianca, la trasmissione di natura politica in onda su Rai 2 e condotta dalla giornalista Bianca Berlinguer, Mauro Corona ha esordito con alcune dichiarazioni sulla guerra in Ucraina e non solo. Al riguardo lo scrittore ha espresso tutti i suoi dubbi sul fatto che, secondo lui, non ci sia nell’aria una vera intenzione di pace:
“Le guerre non dovrebbero nemmeno avere un traguardo. Sarà sempre troppo tardi per fare la pace, perché ci sono già molti morti. E pagano sempre gli innocenti”
Inoltre, durante la stessa puntata ha parlato anche della Resistenza italiana, sostenendo che le celebrazioni del 25 aprile scorso hanno fatto da cornice alla polemica sui “nazisti” del Battaglione Azov. Ed ancora ha dichiarato:
“Ho cantato Bella ciao e l’ho suonata con l’armonica. Purtroppo viviamo tempi feroci ma attenzione a toccare la Resistenza! Bisogna porgere l’altra guancia ma se l’altro non vuol sentire ragioni, io mi difendo”.
In tema di diritti sociali, Corona parla poi della polemica che ha coinvolto lo chef Alessandro Borghese, il quale ha dichiarato “Non ho nessun problema nel dire che lavorare per imparare non significa essere per forza pagati”- In proposito lo scrittore alpinista tiene a precisare che “Ai giovani che imparano un lavoro bisognerebbe dare un po’ di paga. Io ho fatto molti anni in malga, a mungere, senza mai avere nulla e questo non va bene. Non dando nulla all’apprendista lo deludi… Rischia di essere una piccola forma di sfruttamento”.