Hulia medita vendetta contro i Korludağ. Il suo obiettivo è quello di portali alla rovina per arricchirsi, tramando alle spalle anche di Suhan. Ma, attenzione forse non tutti sono a conoscenza di un dettaglio incredibile. Le due donne in realtà sono amiche.
Si, proprio così. Suhan e Hulya hanno un bel rapporto. Ma facciamo chiarezza e procediamo con ordine.
Brave and Beautiful, colpo di scena, nessuno se lo sarebbe mai aspettato
Brave and Beautiful è la soap turca più amata d’Europa. I due protagonisti, Cesur e Suhan con la loro tormentata e passionale storia d’amore hanno incantato milioni di telespettatori che non aspettano altro che poter capire se riusciranno finalmente a vivere la loro relazione in serenità.
La cruenta faida familiare rischia di allontanarli per sempre, e come se non bastasse i nemici dei Korludağ aumentano di giorno in giorno, tra loro c’è anche la perfida Hulya che medita vendetta contro Cahide e Tahsin. La donna ha messo infatti al mondo il bambino che non voleva e che avrebbe dovuto crescere la compagna di Korhan.
Ora, la perfida Hulya tesse la sua ragnatela anche contro Suhan che è all’oscuro di tutto. Nelle prossime puntate, i telespettatori scopriranno cosa ha architettato per mettere l’intera famiglia Korludag in difficoltà. Ma di certo il pubblico di Brave and Beautiful non immagina che Suhan ha in realtà un bellissimo legame di amicizia con Hulya.
La foto ha fatto il giro del web, le due sono davvero amiche
In realtà si tratta delle due attrici, Tuba Büyüküstün e Zeynep Kızıltan, che rispettivamente portano in scena Suhan e Hulya che sono amiche. Le due attrici hanno una buona affinità, nonostante il fatto che sul set, per esigenze di copione siano costrette ad “odiarsi”.
La conferma del fatto che le due attrici siano legate da un sentimento sincero di affetto e stima arriva dai social e da questo scatto. Eccolo serene e tranquille immortalate in questo scatto mentre sorridono. Dalla foto emerge la complicità che le lega ed è evidente che al di fuori del set abbiano un bel rapporto.
