Mauro Corona è un volto amatissimo di Carta Bianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer. Nel corso della passata puntata del formata di casa Rai, non sono passate in sordina le sue parole e la conseguente reazione della conduttrice.
I telespettatori hanno carpito tutto ed ora non si fa che parlare di altro.
Carta Bianca, Mauro Corona “sbotta”, ecco cosa è accaduto
Nel corso della passata puntata di Carta Bianca, Mauro Corona si è collegato con lo studio ed ha detto la sua sulla guerra in corso tra Russia ed Ucraina. Bianca Berlinguer lo ha guardato con aria stranita, Mauro infatti indossava una maschera singolare, poi ha detto: “Temo che questa guerra durerà a lungo”.
“Non c’è voglia di pace – incalza Mauro e poi continua dicendo che: “Le guerre non dovrebbero nemmeno avere un traguardo. Sarà sempre troppo tardi per fare la pace, perché ci sono già molti morti. E pagano sempre gli innocenti”.
Il discorso di Mauro Corona fa il giro del web
Lo scrittore poi continua dicendo: “Quanto sta accadendo da due mesi tra Kiev e il Donbass ha diviso l’opinione pubblica italiana, anche alla luce delle celebrazioni per il 25 aprile nostrano. Liberazione e guerra partigiana, argomento da sempre “caldo”, quest’anno hanno avuto una declinazione ucraina con la polemica sui neonazisti del Battaglione Azov, “eroi” della Resistenza a Mariupol.
Poi, Mauro ha detto: “Ho cantato Bella ciao e l’ho suonata con l’armonica. Purtroppo viviamo tempi feroci ma attenzione a toccare la Resistenza! Bisogna porgere l’altra guancia ma se l’altro non vuol sentire ragioni, io mi difendo“. Più o meno lo stesso pensiero di molti partigiani che la Resistenza, a differenza dei vertici Anpi, l’hanno dovuta combattere per davvero, in prima fila, come gli ucraini”.
Sul finire, Mauro ha dato un consiglio ai più giovani: “Ai giovani che imparano un lavoro bisognerebbe dare un po’ di paga – dice Corona riferendosi alle dichiarazioni dello chef Alessandro Borghese -. Io ho fatto molti anni in malga, a mungere, senza mai avere nulla e questo non va bene. Non dando nulla all’apprendista lo deludi… Rischia di essere una piccola forma di sfruttamento”.