Ignazio Boschetto, Piero Barone e Gianluca Ginoble, sono i cantanti del Volo, ormai conosciuti in tutto il mondo per la loro bravura ed unicità. Ma sapete come si sono conosciuti? Scopriamo questa ed altre curiosità sul trio italiano più famoso al mondo.
Il trio nostrano più famoso del mondo, formato da Ignazio Boschetto, Piero Barone e Gianluca Ginoble si è conosciuto in realtà per caso. Quando infatti, ancora piccolissimi i tre si ritrovano a partecipare allo show per bimbi “Ti lascio una canzone” non si conoscono affatto, e si presentano al talent individualmente.
Ma il regista del programma Roberto Cianci ebbe un’intuizione e capì che insieme avrebbero potuto esprimere al meglio le loro potenzialità, così decise di farli esibire in un trio, nacque così il Volo.
I tre ragazzi de Il Volo, oltre ad essere conosciuti in tutto il mondo per la loro bravura sono stati spesso al centro del gossip anche per alcuni fatti, come quella volta che rifiutarono l’invito di Trump.
“Abbiamo rifiutato il suo invito perché non siamo mai stati d’accordo con le sue idee: non possiamo appoggiare un uomo che ha basato la sua ascesa politica sul populismo oltre che su atteggiamenti xenofobi e razzisti. La musica non c’entra con la politica. Non potevamo cantare per una persona con cui non condividiamo quasi niente”.
Altro episodio che li ha visti tristemente protagonisti risale al 2019 anno in cui, si classificarono al terzo posto a Sanremo. Ma, in platea alcuni giornalisti quando appresero la notizia, li insultarono.
“Una forma di bullismo. Abbiamo bisogno di qualche giorno per essere lucidi e affrontare questa cosa. Dunque alcuni giornalisti, ed è bene dire che solo alcuni, ci hanno pesantemente insultato”– dichiarano in merito all’accaduto.
Poi, aggiunsero:” Hanno usato parole come ‘me….e’, ‘vaff…..o’, ‘in galera’ che consideriamo come frutto di una vera e propria forma di bullismo, di sfottò da stadio. Queste persone non hanno portato gloria all’ordine che rappresentano”.
“Il loro atteggiamento è stato un insulto, prima che a noi, a tutti i colleghi giornalisti che svolgono il proprio lavoro in maniera seria e professionale”.