Riflettori puntati sull’Inghilterra oggi in vista dell’anniversario della drammatica morte di Lady Diana avvenuta la sera del 31 agosto del 1997 nel cuore di Parigi. A raccontare gli ultimi attimi di vita della Spencer è stato il medico che quella notte ha avuto il possibile pur di salvare la vita alla Principessa triste.
Sono trascorsi 24 anni dall’incidente stradale che ha spezzato la vita di Lady Diana e del compagno Dodi Alfayed, la coppia stava vivendo la loro estate in giro per il mondo costellata dai vari impegni umanitari che vedevano come protagonista la Principessa ex moglie del Principe Carlo. Un’estate durante la quale i magazine di cronaca rosa di tutto il mondo documentarono quasi ogni istante della vita di Lady Diana… compreso il momento in cui la Principessa divenne vittima di incidente stradale.
In occasione del nuovo anniversario di morte della Spencer ecco che a rompere il silenzio è stato il medico che quella notte ha cercato di salvare la Principessa a ogni costo: “Ci abbiamo provato tanto, tantissimo. Abbiamo fatto tutto il possibile”.
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, a tenere banco nel mondo del web in queste ore troviamo la pubblicazione da parte del Daily Mail della lunga intervista realizzata a MonSef Dahman, ovvero il medico chirurgo che 24 anni fa ha cercato con tutte le sue forze di lavorare di salvare la vita a Lady Diana dopo l’incidente stradale nel quale rimase coinvolta con Dodi Alfayed.
Il dottor Dahman, agli albori della sua carriera, quella drammatica notte si trovava ancora in servizio al Pitié-Salpêtrière Hospital di Parigi quado la Spencer venne condotta al pronto soccorso: “Mi stavo riposando quando improvvisamente mi chiama l’anestesista Bruno Riou, che mi dice di correre al pronto soccorso. Non mi disse che c’era Lady Diana, ma solo che c’era stato un grave incidente che aveva coinvolto una giovane donna. C’è voluto solo un momento per rendere chiaro il motivo di tutta quella frenesia. Per qualsiasi chirurgo, è molto importante provare a salvare una donna giovane in quelle condizioni. Ma sicuramente lo è ancora di più se è una principessa”.
MonSef Dahman la notte del 31 agosto 2021 mise in atto la procedura per consentirle di tornare a respirare, ma ogni tentativo divenne inutile dato che il cuore della Spencer non poteva tornare a battere “perché mancava il sangue“. Quella notte, l’ospedale dove si trovava Lady Diana divenne, per certi versi, un via vai di gente continuo qui dove arrivò anche l’allora Presidente Chirac… ma il tutto non finisce di certo qui.
A lasciare il medico senza parole fu la macabra richiesta che gli venne fatta dopo: “Quando stavo curando Diana indossavo i miei sabot bianchi. E ovviamente in quella situazione non presti attenzione a nient’altro che a cercare di salvare il paziente. Fu solo la mattina dopo che notai che i miei zoccoli si erano macchiati con il suo sangue. Un francese si è avvicinato e mi ha detto: ‘Ah, i tuoi zoccoli, mi interessano. Voglio comprarli da te. Hanno il sangue bleu su di loro‘. l pensiero di aver perso una persona importante a cui tenevi, ti segna per tutta la vita– conclude MonSef Dahman al Daily Mail-. Quando è una principessa e segui il suo funerale insieme a miliardi di altre persone, e hai cercato di salvarla, questo ovviamente ti segna. Ti segna per tutta la vita ”.