Momenti da incubo quelli vissuti da un ex volto de La Prova del Cuoco, picchiato in strada mentre si trovava in compagnia del figlio senza un reale motivo apparente. Un racconto agghiacciante che ha lasciato il pubblico dello spettacolo televisivo e non solo assolutamente senza parole. Ecco di chi si tratta.
A lasciare senza parole il popolo del web e Stato Il racconto Fatto da un ex volto de La Prova del Cuoco Fabrizio Nonis , il Quale ha voluto condividere con la redazione del Corriere del Veneto la terrificante Esperienza Vissuta Insieme al figlio … presi di mira e picchiati poco dopo l’uscita dallo stadio Bentegoti dove si erano recati per seguire la partita tra Hellas Verona e Inter.
Una violenza inaudita, come lo stesso chef e conduttore di coking show ha raccontato, insieme ad attimi di terrore quasi senza fine.
Fabrizio Nonis è uno chef amante della buona cucina e del calcio, come lo stesso ha avuto modo di spiegare alla redazione del quotidiano sopracitato, affermando di essere un tifoso dell’Inter ma di avere anche una grande simpatia per l’Udinese. L’avvio della nuova stagione di Serie A e la possibilità di andare allo stadio hanno concordare l’ ex de La Prova del Cuoco a recarsi qui per vedere la partita tra Hellas Verona e Inter ma senza mettere in atto uno schieramento apparente. Il volto noto della tv, infatti, spiega di aver così recato allo stadio senza portare con sé bandiere o gadget vari, come sua abitudine fare. Poco dopo la fine della partita, però, ecco che per Nonis e il figlio comincia l’inizio dell’incubo:“Eravamo a meno di 300 metri dall’auto, quando ho visto che un gruppetto di sei, sette persone, si è staccato dal pubblico del bar e ha cominciato a seguirci ”.
In quegli attimi quelle persone hanno cominciato a far a Nonis e il figlio delle domande, come ad esempio la semplice richiesta ‘che ore sono?’, domande alle quali hanno poi risposto in dialetto proprio per capire loro che erano veneti. Successivamente l’ultima domanda prima che per loro prendesse il via la violenza inaudita: “ Che squadre tifate? ”. Lo chef, dunque, continua così il proprio racconto: “ Ho detto che non tifavo per nessuna squadra, ma lui mi ha incalzato e allora ho detto che avevo simpatie per l’Udinese. Non ho fatto in tempo a pronunciare il nome della squadra friulana che mi sono trovato a terra ”.
Per Fabrizio Nonis e il figlio sono stati momenti pieni di paura, come lo stesso ha raccontato al Corriere del Veneto dopo essere stati accerchiati presi a calci e pugni, ai fianchi, alle game e al volto senza che i loro aggressori prestassero la minima attenzione alle loro parole e richieste anche quando con grande fatica hanno raggiunto la loro auto, qui dove si è consumato un nuovo atto di violenza assurda: “ Pugni e calci, sberle a mio figlio, a cui hanno schiacciato il volto contro il cofano – conclude Fabrizio Nonis -.Sono stati dieci, quindici minuti di terrore. Poi non ho capito che cosa è successo, un anziano è sceso dal suo appartamento o forse era di passaggio e ha chiesto che cosa stesse accadendo. l tempo di entrare in auto, bloccare le chiusure e partire. Abbiamo fatto qualche paio di metri, poi ci siamo fermati e ho chiamato il 118 ”.