Gianfranco D’Angelo prima della morte : il dramma economico per l’artista

A pochi giorni dalla scomparsa di Gianfranco D’Angelo, ecco che i riflettori dei media tornano a concentrarsi sulla grave situazione economica che l’artista attraversando da qualche tempo a questa parte. Un momento difficile che lo stesso D’Angelo aveva deciso poi di confidare.

Giorni difficili per il modo dello spettacolo che in pochissimi mesi ha dovuto dire addio ad alcuni dei suoi più grandi artisti, così come successo nel caso di Gianfranco D’Angelo. Una lunga carriera quell’artista durante la quale ha preso parte a importanti show come Milleluci con Raffaella Carrà nel 1974 e Drive In al fianco di Ezio Iacchetti nel 1983. In film W gli sposi, inoltre è uno degli ultimi lavori al quale Gianfranco D’Angelo prese parte.

Nell’attenzione del web, oggi, però troviamo alcuni dettagli riguardanti la crisi economica che ha segnato gli ultimi anni di vita dell’artista. Ecco di cosa si tratta.

“Ci hai lasciato in silenzio”

Sono trascorsi pochissimi giorni dall’addio a Gianfranco D’Angelo, spento il 19 agosto scorso a 85 anni a seguito di una breve malattia che l’artista ha voluto vivere in silenzio e lontano dai media. A scrivere il suo messaggio di addio anche l’amico Ezio Greggio che ha ricordato così Gianfranco D’Angelo: “Contrariamente a come facevi in scena quando uscivi tra applausi e ovazioni ci hai lasciato in silenzio, in punta di piedi circondato dalle persone che ti volevano bene”.

A far discutere il web, oggi, troviamo la drammatica situazione economica che l’attore aveva denunciato non molto tempo fa durante alcune interviste rilasciate in tv.

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Il dramma di Gianfranco D’Angelo

Nonostante i tanti anni di lavoro nel mondo dello spettacolo, Gianfranco D’Angelo aveva raccontato a Barbata D’Urso ospite di Domenica Live di vivere una difficile crisi economica, per la quale la pensione percepita di mese in mese per lui non era più sufficiente.

Lo stesso Gianfranco D’Angelo aveva commentato così, in diretta televisiva, il delicato momento che stava attraversando: “ Ho lavorato per la Rai e per Mediaset, ho fatto 51 film e convention in tutto il mondo. Eppure, pur avendo versato regolarmente a tutti i contributi, non prendo una buona pensione e non così spiegarmi il perché. Se uno stesse a casa tutto il giorno con le pantofole potrebbe pure accontentarsi della pensione ”.