La celebre trasmissione condotta da Marco Liorni è seguita da un pubblico vastissimo. Anche per questo, episodi come quelli denunciati vanno messi al bando senza remore. Ecco cosa è accaduto.
Reazione a Catena, la campionessa ha deciso di querelare
Reazione a Catena è uno dei programmi più seguiti dal pubblico del piccolo schermo. Lo share è sempre soddisfacente, segno incontrovertibile che il format piace e diverte. Ma, negli ultimi giorni, il celebre game show condotto da Marco Liorni è stato al centro di una polemica che non accenna a placarsi.
Sara Vanni, la campionessa di Reazione a catena ha annunciato tramite social di aver ricevute delle minacce. Le offese e le minacce rivolte alla giovane sono di matrice omofoba, Sara è stata infatti minacciata anche per il suo orientamento sessuale.
La giovane campionessa ha deciso di chiedere giustizia e rivolgersi alle autorità competenti per denunciare i fatti alle autorità, lo ha fatto sapere tramite un Twitt. “A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto una querela verso alcuni profili e questa sera non commenterò sui social Reazione a Catena che, ricordiamo, è un gioco e quello doveva restare“.
Poi la giovanissima concorrente di Reazione a Catena ha scritto:“In tutto questo sono stata insultata e minacciata anche per il mio orientamento sessuale. Se la legge Zan fosse stata approvata, avrebbe costituito un’aggravante“.
Anche Marco Liorni la sostiene nella sua battaglia
A supportare la campionessa anche Marco Liorni che ha scritto tramite Instagram: “Tramite il profilo Instagram, ha scritto: “Un abbraccio anche pubblico alla ‘nostra’ Sara. Fa bene a querelare.
Chi insulta, ne risponde e apre il portafoglio (sperando che apra anche la mente). Semplice“.
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Una vicenda che ha sollevato non poche polemiche e che ha portato di nuovo l’attenzione sulla questione delicatissima delle offese via web. Tantissima la solidarietà che è stata espressa nei confronti di Sara, il pubblico l’ha sostenuta fortemente, incoraggiandola a procedere per vie legali.