Arriva il momento per qualsiasi genitore di togliere il ciuccio, ma questo non è affatto facile. Cerchiamo di capire bene come togliere il ciuccio al proprio bambino senza traumi
I primi anni di crescita di un bambino sono ricchi di cambiamenti e fasi delicate. Tra queste c’è sicuramente quella del togliere il pannolino. Ma ancora più delicata di quest’ultima è la fase del ciuccio. C’è un momento in cui i genitori si chiedono: ma quando toglierlo?
Ovviamente non c’è una formula magica o una risposta universale, ma esistono delle tecniche che possono aiutare ad accantonare il ciuccio, e farlo accettare al proprio bambino in modo semplice, senza che questo lo vivrà come un dramma.
Cerchiamo di capire insieme quando togliere il ciuccio al proprio bambino, e qual è il momento giusto.
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Solitamente si consiglia di togliere il ciuccio al bambino prima dei due anni, in modo che lui non abbia ancora la facoltà di capire, e quindi di discuterne o fare i capricci per riaverlo. Tuttavia questa non è una regola, perché spesso dipende dal bambino e come sta reagendo alle fasi di crescita.
Succede infatti che il bambino stia vivendo una fase di cambiamenti, come ad esempio togliere il pannolino o cominciare l’asilo. Se il ciuccio da’ sollievo al bambino, non è ancora tempo di toglierlo.
Si capisce che il bambino è pronto a toglierlo, quando è lui stesso ad allontanarlo volontariamente. Un modo sarebbe quello di distrarlo nel mentre si toglie il ciuccio, magari con giochi e attività divertenti.
Il ciuccio è per i bambini un oggetto di rassicurazione, non a caso imita l’azione di allattamento. Quindi per evitare notti insonni, sarebbe meglio evitare di toglierlo di notte, in quanto la notte è un periodo comunque delicato.
Meglio iniziare ad allontanare il ciuccio di giorno, e poi gradualmente anche di notte. L’ideale sarebbe cominciare a sostituire il ciuccio con un altro oggetto, magari un peluche che terrà vicino durante la notte.
Ovviamente un consiglio prezioso è quello di non toglierlo di botto, ma lasciarlo per esempio durante i riposini.