L’acqua è fonte di felicità, e se non sapete il perché, ve lo spiega la scienza. Ecco tutte le ragioni scientifiche per cui il cervello vicino all’acqua è più felice
Per chi l’estate è sinonimo di mare, non sempre viene capito da chi ha gusti diversi su dove trascorrere le vacanze estive. Quante volte è capitato di discutere e scendere a compromessi con chi al mare preferiva la montagna?
Non sempre è facile spiegare che il mare non è solo un luogo un cui sguazzare, nuotare o abbronzarsi, ma è fonte di felicità. L’acqua libera i pensieri, dona un senso di pace e di riposo della mente.
E se quando lo dite, qualcuno non ci crede, ci sono delle vere e proprie ragioni scientifiche che lo accertano. Lo studioso Wallace J. Nichols ha affermato che, vicino all’acqua, il nostro cervello rilascia sostanze chimiche che sono associate alla felicità, come, serotonina, ossitocina e dopamina.
Scopriamo nel dettaglio perché vicino all’acqua siamo più felice.
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Il cervello accanto all’acqua è più felice: perché ci riporta alla natura
Siamo legati all’acqua fin dalla nascita. Nei bambini c’è il 75% di acqua, mentre quando invecchiamo, solo il 60%, ma comunque il nostro cervello ne ha sempre i tre quarti.
Secondo lo studioso, i nostri antenati sono nati nell’acqua, e si sono evoluti passando dal nuotare, allo strisciare, fino a camminare.
Ed inoltre l’acqua che si trova nelle nostre cellule, può essere associata a quella del mare.
Vicino al mare, il cervello è più sereno
Sempre secondo gli studiosi, guardare un paesaggio in cui è presente il mare, ci incute pensieri e ricordi felici, e soprattutto un’attitudine alla positività, sgomberando la mente.
Ovviamente questo accade per tutti i paesaggi naturali, ma è stato sottolineato che quelli marittimi, trasmettono serenità a livello di subconscio.
La vista della città invece, ci trasmette un sentimento di stress e caos.
Il cervello, guardando l’acqua, ottiene maggiori risultati
È stato approvato che le menti, vicino all’acqua, danno risultati brillanti, soprattutto oggi in un mondo circondato dalla tecnologia.
In seguito ad un esperimento fatto per analizzare la concentrazione di alcuni studenti, quelli messi un una stanza con vista natura, mare e lago, hanno ottenuto risultati brillanti rispetto a chi aveva vista città.