Dolore nel mondo della medicina internazionale, si è da poco spento Gino Strada il medico fondatore di Ong Emergency. La notizia del suo decesso è stata diffusa nel corso delle ultime ore, lasciando il mondo sotto shock.
Un addio, il Che Lascia senza parole Tutti Coloro Che NEGLI anni seguendo l’Esempio di Gino Strada Hanno Avuto modo di Mettersi in gioco in campo umanitario abbracciando Così il progetto di Emergency , Associazione per dunque assistere le Vittime della guerra nata per Volontà del medico .
Gino Strada, dunque, si spegne a 73 anni e almeno per il momento restano ignote le cause del decesso del medico dell’Ong Emergency ma, secondo quanto reso noto anche da La Vita in Diretta estate da tempo era gravemente malato di cuore.
Si spegne oggi uno dei più importanti medici attivisti italiani, la cui carriera comincia negli anni 70′ negli studi specialistici in chirurgia Stati Uniti dopo la laurea in Medicina e Chirurgia. Fino al 1988, inoltre, si occuperà principalmente dei trapianti di cuore per poi indirizzare la sua professione verso la chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra .
Al fianco di Gino Strada c’è sempre stata la moglie Teresa Sarti insieme alla quale è diventato padre della figlia Clelia nata nel 1979. Strada ha conosciuto la moglie negli anni di attivismo studentesco avviando insieme il grande progetto umanitario di Emergency, presidentessa dell’associazione fino al 2009 anno in cui Teresa Sarti è venuta a mancare. Successivamente è stata la figlia Clelia Strada ha raccogliere il testimone della presidenza dell’associazione di Emergency in carica fino al 2017, cedendo il passo così al presidente in carica Rossella Miccio.
Determinante nella vita e carriera di Gino Strada è stata l’attività fatta con l’associazione di Emergency, fondata dallo stesso e nata appunto per svolgere al meglio il suo ruolo di medico per le vittime di guerra in giro per il mondo. Strada, dunque, nel corso degli anni ha avuto modo di dare il suo importante contributo in varie nazioni del mondo, pesamene colpite dalla guerra come successo anche in Sierra Leone qui dove con la sua associazione è presente già dal 2001 a seguito dell’emergenza scatenata dai contagi di Ebola.
L’Impact, inoltre, tenutosi a Roma è degli ultimi eventi a cui a preso parte Gino Strada risale al mese di luglio, qui dove ha avuto modo di parlare delle conseguente che potrebbero avere dei nuovi conflitti bellici sull’umanità, qui dove ha dichiarato:
“E oggi Hiroshima è poco più di un petardo rispetto a quello che l’uomo è riuscito a creare. L’ipotesi di un conflitto termonucleare significherebbe radere al suolo l’umanità, così come siamo abituati a concepirla. Per questo non abbiamo scelta: bisogna vivere senza guerre. Purtroppo, i nostri politici non ne hanno cognizione. Ed è una questione di coscienza, non di trattati. Per questo dico a voi giovani di farvi portavoce di questo importante messaggio. I più anziani non lo capiscono. Non comprendersi che eliminare l’altro equivale a demolire se stessi al di là dello specchio”.