La presentazione di Messi al PSG è avvenuta all’auditorium del Parco dei Principi di Parigi, con i tifosi accorsi in massa all’esterno dell’impianto
È il giorno della Pulce, della presentazione di Lionel Messi al PSG, che costituisce uno dei colpi di mercato più importanti della storia del calcio recente.
A Parigi, all’esterno del Parco dei Principi, sono accorsi centinaia tifosi parigini che hanno potuto seguire la conferenza stampa di presentazione su appositi maxischermi installati per l’evento.
Leggi anche -> Lukaku al Chelsea, le cifre dell’accordo: manca solo l’ufficialità
Le lacrime dell’addio al Barcellona hanno lasciato spazio ad ampi sorrisi sul volto di Messi.
Le prime parole, in spagnolo, sono di ringraziamento verso il presidente Al Khelaifi e di felicità per il nuovo trasferimento, oltre a manifestare quanto sia stato difficile gestire l’addio dopo 21 anni al Barcellona.
Una spinta in più al trasferimento è stata sicuramente la presenza di Neymar, ex compagno al Barcellona, definendolo fattore determinante per il trasferimento.
Proprio il brasiliano tratterrà la maglia numero 10, messi ha scelto il numero 30 come i primi anni a Barcellona, quando il 10 era indossato da Ronaldinho.
Al Khelaifi definisce questo un evento storico, sia per il PSG che per il calcio, rispondendo anche a domande sul Fair Play finanziario, asserendo che la squadra parigina è in linea con i regolamenti imposti dalla UEFA.
Le intenzioni, inoltre, sono quelle di trattenere Mbappè sotto la Tour Eiffel, così da formare un Dream Team da sogno.
Messi ha firmato un contratto biennale da 35 milioni di euro a stagione, cifre da capogiro. Il PSG insegue un obiettivo da anni, ossia quello della Champions League e l’approdo di Messi fa sognare i tifosi.
Sono andati vicini alla vittoria due anni fa, nella finale persa per 1 a 0 contro il Bayern Monaco e nella passata edizione sono stati eliminati solo in semifinale dal Manchester City.
Nel frattempo la boutique del PSG registra già un sold out per le maglie numero 30 di Messi, segno che non avranno problemi a rientrare dell’investimento fatto.
Ora, con campioni praticamente in ogni ruolo, il Paris Saint Germain è obbligato a vincere in ogni competizione. Non farlo, a questo punto, sarebbe un fallimento clamoroso, ma il calcio è bello proprio per questo.