Che lavoro svolgeva il grande Adriano Celentano – da giovanissimo – prima di diventare una star della musica? Ecco tutta l’incredibile storia.
Un giovanissimo Adriano Celentano
Un’autentica leggenda della musica e del cinema nostrano, Adriano Celentano, è amatissimo dal grande pubblico. Eppure, anche della sua vita privata e carriera conosciamo quasi tutto, ci sono ancora alcune curiosità da sfatare sul Molleggiato. Sapete, ad esempio, che lavoro faceva il marito di Claudia Mori prima di tentare la strada della musica? Celentano nasce nel gennaio del ’38 a Milano, nella strada resa da lui immortale in uno dei suoi più celebri brani, in Via Cristoforo Gluck 14, in zona Greco. Terminerà soltanto le elementari, per poi lasciare per sempre la scuola. Al tempo, decide di aiutare la sua famiglia svolgendo diversi lavori. Ma uno resterà per sempre nel cuore. Da giovanissimo, Celentano infatti lavoravo come orologiaio presso un negozio di Via Correnti a Milano.
Tutt’oggi, Adriano Celentano colleziona e ripara nel tempo libero orologi. Tanto che, il personaggio Adrian – tratto liberamente dal Molleggiato – dell’omonima serie animata di Canale 5, è un orologiaio. In una recente intervista, il cantante ha spiegato: “Mi sono pentito di non aver studiato quando potevo. Adesso mi piace studiare, una volta no. Magari adesso sarei un uomo diverso, con la cravatta. Mai mi sarei sognato di cantare, pensavo di fare l’orologiaio tutta la vita”.
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Il debutto nella musica
Come molti giovani del tempo, Adriano Celentano inizia a conoscere il rock – attraverso maggiormente film come Il seme della violenza – e decide di mettere su una band. Insieme a quattro suoi amici fonda il gruppo Rock Boys. Il debutto avviene nel ’56 nel locale di Milano, Ancora, e la band ottiene subito un incredibile successo. Ha raccontato di quegli anni Celentano: “Ho cominciato con le imitazioni. Allora il rock’n’roll era una novità e se qualcuno lo cantava aveva successo anche se lo faceva male”.
E ancora: “Io imitavo Bill Haley per scherzare, con gli amici, in una sala da ballo in viale Zara. Avevo l’impostazione, ma per il resto ero tutto squadrato. Ma intanto la voce si spargeva, che io cantavo il rock’n’roll.”.