Al Bano Carrisi si difende dalle accuse che gli sono giunte qualche settimana fa e spiega perché a suo avviso non ha sbagliato.
Sebbene non si possa dire che le cose vadano male, in programma c’è l’uscita di un nuovo disco, la strutturazione di un nuovo tour e la gestione dell’attività imprenditoriale, queste ultime settimane non sono state estremamente positive per Al Bano. Il cantante di Cellino San Marco si è visto sbattere la porta in faccia per la nuova edizione di The Voice Senior, una decisione che l’ha colto di sorpresa anche perché si era trovato bene nel ruolo di giudice insieme alla figlia.
In una recente intervista l’artista non ha parlato negativamente dell’esperienza, né della decisione presa dalla Rai e dagli autori del programma di sostituire lui e Jasmine con Orietta Berti. D’altronde non c’è nulla di personale, ma solo l’intenzione di sfruttare la rinnovata popolarità della cantante che in queste settimane è in vetta alle classifiche d’ascolto grazie al feat con Achille Lauro e Fedez. Su The Voice, infatti, fa solo un bilancio positivo di ciò che è stato: “Il bilancio è molto positivo, è stato bello condividere con mia figlia il palco, la musica e il confronto”.
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Al Bano risponde al vescovo: “Non ho fatto nulla di sbagliato”
L’altro evento non esattamente positivo del periodo sono state le frasi pronunciate dal vescovo Luigi Mansi. Il Monsignore ha criticato la scelta di una coppia di sposi di fare cantare al loro matrimonio Al Bano, ritenendo l’esibizione dell’artista solamente uno sfoggio di talento finalizzato alla visibilità. Il vescovo ha poi aggiunto nella sua invettiva contro il cantante e contro gli sposi, che le chiese non sono un palco per gli artisti, ma un luogo sacro in cui bisogna mantenere il massimo rispetto. In conclusione ha aggiunto che chiunque voglia l’artista famoso al proprio matrimonio, lo deve far cantare al ricevimento e non in chiesa.
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Al Bano è rimasto sorpreso dalle parole del vescovo e ci è rimasto male poiché la sua intenzione non era certo quella di mancare di rispetto, ma bensì quella di omaggiare una coppia di amici con l’interpretazione di un brano sacro. Per questo nell’intervista concessa qualche giorno fa al settimanale ‘Voi‘, spiega perché non ritiene di doversi scusare: “Come diceva Sant’Agostino: ‘Chi canta, prega due volte’. Sono stato invitato alle nozze di un mio caro amico e ho intonato un canto sacro. Se avessi fatto qualcosa di sbagliato mi sarei bacchettato da solo. Ma così non è stato”.