Siete curiosi di sapere perché il grande Albano ha un legame così speciale con il suo capello? I due sono inseparabili.
Carrisi è sicuramente uno dei cantanti più amati ed apprezzati del panorama musicale italiano. La sua musica ha infatti sin da subito conquistato i cuori e l’affetto di migliaia di ascoltatori, che ancora oggi non possono fare a meno di credere nel suo straordinario successo. Originario della Puglia, Albano proviene da una famiglia umile: si è infatti trasferito da giovanissimo a Milano per cercare di realizzare il suo grande sogno: quello di diventare cantante. Dopo una lunghissima carriera di artista, se lo domandano ormai in molti: perché indossa sempre quel cappello? Ecco svelato l’arcano.
Albano e il suo immancabile cappello: perché non può farne a meno
Ormai quel cappello è diventato per Albano un vero e proprio must, di cui il cantante non può fare più a meno. Di recentemente, è stato anche venuto per beneficienza al costo di € 200,00. Sapete perché l’artista indossa sempre il famosissimo panapa?
Pare infatti che la questione sia molto più profonda di quella che si può immaginare: si tratta infatti di una storia riguardante il suo papà. Infatti, oltre ad avere la finalità di ricoprire i capelli mancanti, il capello sarebbe anche un vero e proprio omaggio al suo compianto padre.
“Facevo il cameriere e mi chiamavano ‘terùn’“, ha infatti raccontato Albano nel corso di un’intervista, “ma non ho mai perso tempo con chi pensava di offendermi. Ho attraversato tanti oceani, non mi fermo alla battuta cretina“. Il cantante ha poi raccontato di aver un solo rimorso: quando ha portato per la prima volta i suoi genitori a Milano, il suo papà soffriva molto e nessuno lo salutava.
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All’epoca, la mentalità era infatti ancora più retrograda e, per questo, decise di non separarsi mai da quel cappello: avrebbe significato portarsi sempre dietro suo padre e tutti i ricordi che lo legano a quell’uomo.
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Lo stesso ha infatti confessato più volte di aver portato suo padre in giro per il mondo: era un uomo che aveva vissuto la fame, la Seconda Guerra Mondiale, la povertà. “Non si è mai arreso, davanti a niente!“, ha detto l’artista, “Neanche quando è stato imprigionato dai tedeschi, mi ha raccontato delle scene pazzesche!“.