Italia campione d’Europa, un successo inaspettato contro ogni pronostico e un’attesa lunga 53 anni dall’ultima vittoria in un europeo, quello giocato in casa nel ‘68
In una giornata in cui gli italiani sono stati protagonisti a Londra, prima a Wimbledon con Matteo Berrettini e poi con la nazionale azzurra, arriva un successo storico e tanto atteso.
Battuta l’Inghilterra nel modo più sportivamente drammatico possibile, un paese in festa fino alle prime luci dell’alba.
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Italia campione d’Europa: un successo meritato per Mancini e tutto il gruppo
All’inizio dell’avventura europea in pochi avrebbero scommesso qualcosa sulla nazionale vincente. Non c’era scossa migliore da poter dare all’ambiente, dopo l’esclusione di tre anni fa dal mondiale ad opera della Svezia.
Fin dalla prima partita la spedizione azzurra aveva riacceso l’entusiasmo in tutto lo stivale, imprimendo fiducia grazie alla forza del gruppo.
Un gruppo eterogeneo, composto da calciatori di quasi tutte le squadre di serie A come non accadeva da tempo. Passando da Torino al Sassuolo, dalla Roma al Napoli alla Lazio.
90 minuti di battaglia, poi supplementari e infine la lotteria dei rigori
Pronti via e l’Inghilterra è già in vantaggio. L’Italia inizia subito con un handicap, oltre all’aspetto ambientale di Wembley, gremito da oltre 50 mila inglesi. Da un calcio d’angolo azzurro, infatti, parte un contropiede guidato da un immenso Kane e finalizzata da una bella incursione di Shaw.
Tutto fa pensare ad una debacle azzurra, invece i ragazzi iniziano piano piano ad ingranare e a tenere il campo, e nel secondo tempo arriverà il pareggio di Leonardo Bonucci, dopo una mischia da calcio d’angolo.
Scoppiano di gioia i circa 8mila italiani, capitanati in tribuna anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’Italia sembra in completo controllo della gara, ma non basta. Si andrà ai supplementari. Sugli spalti si intravede negli occhi inglesi il fallimento di una possibile e storica sconfitta tra le mura amiche.
I supplementari non sortiscono alcun effetto, se non la paura di commettere altri passi falsi.
Si andrà ai calci di rigore, ancora, come accadde nel 2012 tra le due squadre.
Il primo errore è il nostro, dopo la rete di Berardi, Belotti si fa parare il rigore da Pickford, ma il palo di Rashford ristabilisce la parità. Rete di Bernardeschi e Donnarumma ipnotizza Sancho spedendo, come con la Spagna, Jorginho al rigore decisivo.
Stavolta l’ex Napoli fallisce e gli inglesi hanno l’opportunità di spedire i rigori ad oltranza. Ma Gigio Donnarumma eletto miglior calciatore del torneo, neutralizza il rigore di Saka portando gli azzurri e un paese intero sul tetto più grande d’Europa.
Siamo Campioni d’Europa, con grande merito e la dedica va ad un paese interno che ha sempre saputo soffrire con grande dignità. La vittoria è tutta nostra.