Novak Djokovic vince Wimbledon, per la sesta volta conquista la vittoria sul suolo sacro di Wimbledon, ventesimo slam in carriera per il serbo
Ci è andato vicino Matteo Berrettini, ma Djokovic vince Wimbledon. Ancora una volta il tennista serbo conferma la sua fame di vittorie e di essere il numero uno al mondo.
Per l’italiano c’è stato il sostegno di tutta la platea londinese, ma non è bastata a compiere il miracolo.
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Ventesimo titolo al Grande Slam, raggiungendo Nadal e Federer, leggende di questo sport.
L’incontro inizia con un Berrettini visibilmente emozionato mancando punti semplici, mentre si contano sulle dita gli errori del campione serbo.
Ma Berrettini è in vantaggio e l’alieno compie una rimonta in 4 set, 6-7, 6-4, 6-4, 6-3.
Il pubblico londinese ad un certo punto del match, ha iniziato ad inneggiare all’italiano tanto che Djokovic inizia ad innervosirsi, calciando anche il sacro prato di Wimbledon, prendendosi qualche “buu” del pubblico, richiamato dall’arbitro Marija Cicak.
La differenza l’ha fatta l’esperienza, e il non farsi tradire dalle emozioni come poi ammetterà lo stesso Berrettini.
Nelle dichiarazioni post incontro, il tennista italiano è consapevole che questo non è un punto di arrivo ma un punto di inizio. I complimenti al campione avversario, oltre che per il gioco, ma anche per la gestione delle sensazioni del prato di Londra, definendo il serbo più bravo anche in questo.
Djokovic invece ammette di portare addosso i segni della potenza di Matteo, di cui aveva definito i suoi i migliori servizi al mondo, definendo il suo braccio come un martello.
Felice di aver raggiunto due miti come Nadal e Federer ammette di non volersi affatto fermare. Prima della premiazione, esprime tutta la sua felicità prima abbracciando il team in tribuna, e poi regalando maglie e scarpe al pubblico presente.
Al termine della premiazione, una bambina si aggiudica anche la sua racchetta, segno che il serbo è anche sempre molto attento alle sensazioni e alle richieste del pubblico.
Domanda scomoda inoltre anche per la finale degli europei tra Inghilterra e Italia, che il serbo con la sua maestosa classe, dribbla da gran centravanti dichiarandosi grande appassionato di calcio e che si divertirà a seguire la partita godendosi la finale.
In un’arena di Wimbledon gremita di inglesi, la sua è stata una scelta più che saggia, da gran campione anche di comunicazione.