Bufera mediatica, e non solo, per Albano Carrisi per via di un gesto messo in atto dal cantante che l’ha posto sotto accusa dal vescovo Luigi Mansi. Un qualcosa che doveva essere un regalo speciale e che, invece, ha scatenato la polemica sui social. Ecco cos’è successo.
Nel corso della carriera Albano Carrisi ha preso parte a molti eventi legati alla sfera ecclesiastica, come successo recentemente per il concerto Una voce per Padre Pio dove si è esibito sul palcoscenico con Romina Power con un’immensa gioia dei fan.
Recentemente, invece, il cantante ha preso parte a un altro evento speciale in una chiesa dove gli è stato chiesto di esibirsi intonando una delle lodi della liturgia con la sua bellissima voce… un gesto bellissimo che ha scatenato le ire della curia?
Albano Carrisi esibizione a sorpresa
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nei giorni scorsi Albano Carrisi ha preso parte a un matrimonio come invitato speciale della giovane coppia Alessandra Di Chio (ex coordinatrice FI Giovani) e Michele Prisciandaro, i quali hanno voluto il cantante di Cellino San Marco all’ evento più importante della loro vita.
Durante la funzione l’artista, con estrema sorpresa della coppia e dei presenti in chiesa, ha deciso di esibirsi sulle note dell’Ave Maria di Gounod commuovendo i novelli sposi e tutti coloro che hanno avuto modo di ascoltare l’arista. Un’esibizione il cui video ha fatto il giro del web, ma non riscuotendo però il successo sperato per il cantante di Cellino San Marco?
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“A nessuno è concesso di usare la liturgia…”
Ebbene sì, commentare l’ esibizione di Albano Carrisi in modo irruento è stato il vescovo Luigi Mansi che, a quanto pare, non ha ben gradito il regalo che il cantante di Cellino San Marco ha voluto fare alla coppia di novelli sposi.
Monsignor Mansi, secondo quanto resto noto da Libero Quotidiano, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “ A nessuno è concesso di usare la liturgia come palcoscenico per esibizioni di artisti di qualunque natura. Sarebbe una grave offesa alla celebrazione e al luogo sacro. I sacerdoti hanno il requisito norme di verificare il rispetto di tali, visto che gli organizzatori potrebbero anche non conoscerle, perché non si ripetano più episodi di questo genere ”.