Continua la lotta mediatica di Fedez e Chiara Ferragni contro alcuni esponenti della politica italiana sul ddl Zan.
Il cambio di rotta di Italia Viva, che alla Camera dei Deputati aveva approvato alla prima lettura il ddl e che adesso al Senato propone il cambio del testo, sta facendo molto discutere. Alla discussione nelle scorse ore si è aggiunta anche Chiara Ferragni, la quale ha commentato in questo modo: “La triste verità è che nonostante una legge che tuteli donne, disabili e persone appartenenti alla categoria lgbtq+ serva nel nostro paese e sia attiva nel resto dell’Europa da decenni, in Italia non verrà mai approvata perché la nostra classe politica preferisce guardare sempre il proprio interesse personale”.
La stessa influencer poco prima aveva pubblicato nelle proprie storie una foto di Matteo Renzi sotto la quale scriveva: “½L’Italia è il paese più transfobico d’Europa“. Chiamato in causa, l’ex premier ha risposto direttamente all’influencer invitandola ad un confronto pubblico costruttivo: “Da lei mi aspettavo qualcosa in più di una frasina banale e qualunquista. Dire che i politici fanno schifo è il mediocre ritornello di chi vive di pregiudizi. Da una persona che stimo mi aspetterei un confronto nel merito”.
Lo stesso Renzi ha poi ricordato all’influencer di essere stato lui, insieme al Pd di cui era il segretario nazionale ed il leader politico, a spingere per l’approvazione della legge sulle unioni civili, sebbene per farlo abbia dovuto accettare una mediazione (ovvero l’eliminazione della stepchild adoption). Insomma il politico a smentito le accuse secondo cui sarebbe contrario all’approvazione del ddl Zan, spiegando che per farlo passare in questo momento la modifica potrebbe essere la mossa decisiva.
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Intervenendo invece sullo scambio di opinioni tra la moglie e l’ex premier, Fedez scrive: “Alle 18.30 diretta con Alessandro Zan, Giuseppe Civati e Marco Cappato. Di cosa parleremo? Innanzitutto Matteo Renzi ci tiene davvero al ddl Zan o è il paraculo che ha sempre dimostrato di essere in questi anni di politica italiana? E poi: il voto segreto sul ddl Zan è davvero necessario? Io, da cittadino, vorrei sapere cosa votano i senatori che rappresentano i cittadini per valutare il loro operato”.