Ricordate quella volta in cui Antonio Ricci e Flavio Insinna litigarono? E’ stato proprio l’autore televisivo a confessare i motivi.
Lo screzio tra i due avvenne infatti tempo fa, quando Insinna era alle prese con la conduzione di ‘Affari tuoi‘. Nella stessa fascia oraria, sulla rete Mediaset, veniva invece come sempre trasmessa ‘Striscia la Notizia‘, noto tg satirico ideato proprio da Antonio Ricci. Ma cos’è successo esattamente tra i due personaggi e quali sono stati i motivi del loro conflitto? A rompere il silenzio, è stato proprio Ricci.
E’ diventato ormai noto lo scontro che ci fu tra Antonio Ricci, ideatore del tg satirico ‘Striscia la Notizia‘ e Flavio Insinna, all’epoca conduttore del programma ‘Affari tuoi‘. Le due trasmissioni hanno infatti condiviso la stessa fascia oraria pre-serale, il primo su Canale 5 e il secondo su Rai 1.
Lo scorso anno, gli autori di ‘Striscia la Notizia‘ decisero anche di mandare in onda alcuni comportamenti dietro le quinte di Flavio Insinna, assunti nel corso delle registrazioni del programma. Nel corso di un’intervista rilasciata per ‘Il Corriere della Sera‘, Antonio Ricci ha parlato di vari aspetti della sua vita, tra cui il suo precedente conflitto con il conduttore Insinna.
“Fossi in lui ringrazierei la bontà d’animo di Antonio Ricci“, ha detto l’autore, “Ci siamo fermati. Del resto non abbiamo mai avuto problemi con i dirimpettai“. E’ così che ha citato diversi personaggi con cui Ricci ha diviso le scene: Pupo, Simona Ventura, Antonella Clerici, Max Giusti, Fabrizio Frizzi, Amadeus.
L’ideatore di ‘Striscia la Notizia‘ ha così dichiarato che sarebbe stato Flavio Insinna ad aprire le ostilità, dato che in Rai avevano dato l’Oscar della tv al tg satirico anziché a lui. Lo stesso ha inoltre affermato che il premio sarebbe stato abolito l’anno successivo a causa delle sue tante polemiche.
“Quando poi l’abbiamo visto da Bianca Berlinguer tessere l’elogio della gentilezza“, ha poi continuato, “abbiamo mostrato di quale violenza verbale fosse capace. Una violenza non dovuta a uno sbrocco estemporaneo, ma all’ira verso i suoi collaboratori che non avevano taroccato il gioco come lui voleva“.