Atleta di successo ma anche più volte protagonista del gossip per la sua vita privata movimentata Aldo Montano sembra oggi aver trovato una stabilità famigliare che cercava da tempo. In passato è stato legato a Manuela Arcuri e in seguito ad Antonella Mosetti ma solo con Olga è riuscito a porre le basi per dare vita ad una famiglia.
Solo da qualche settimana è diventato papà per la seconda volta di uno splendido bambino che si chiama Mario come suo padre, una scelta mirata di cui è orgoglioso e che dopo Olympia garantisce la conservazione del cognome. A ruota libera sul Corriere della sera a cui ha rilasciato un’interessante intervista Montano ha parlato sia della sua carriera, delle prossime Olimpiadi di Tokio ma soprattutto della sua vita privata passata e attuale.
Il campione di scherma ha anche confessato d’aver scoperto d’essere affetto da una patologia che lo costringerà a fine carriera a mettere una protesi alla gamba: “Un anno e mezzo fa ho scoperto di avere una necrosi progressiva: la protesi, a fine carriera, diventa necessaria. È lo scotto per aver gareggiato a lungo.”. Montano ha poi confermato che in alcuni casi essere un bel ragazzo lo ha aiutato ma non certo nello sport dove il talento va espresso in altro modo.
Aldo Montano non ha esitato a ricordare le sue ex più famose. Di Manuela Arcuri non ricorda particolari liti ma era molto giovane e sicuramente l’addio è stato la conseguenza di quello che lui stesso definisce futili motivi. Altra storia la fine della relazione con Antonella Mosetti che lo schermitore avrebbe fatto impazzire:
“Oddio, l’ho fatta impazzire? Con lei non ho costruito qualcosa di importante. Siamo stati insieme per 7 anni, ma l’idea della famiglia non si formava. E quando cominci a perdere i pezzi, tutto si sgretola.” Montano infine non nega d’essere geloso per natura ma con la moglie ancora di più tanto che non manca di rivelare d’essere volato in Russia più di una volta solo per starle vicino: “Anche di mia moglie lo sono stato e lo sono. Non ci siamo mai lasciati, ma qua e là ho dovuto riacciuffarla: quante volte mi sono fiondato a Mosca…”