L’uovo è uno degli alimenti più consumati, perché è gustoso, sazia ed è veloce da preparare. Ma quali sono gli errori che facciamo solitamente quando si cucinano le uova? Scopriamoli insieme
Quando non si hanno idee per cena, ma allo stesso tempo la fame non manca, le uova risolvono spesso la situazione. Vengono, infatti considerati le “salvacena”, perché sono veloci da preparare, e soprattutto possono essere cucinate in molteplici modi.
Che siano ad occhio di bue, o a frittata, bollite, un camicia, alla coque, le uova sono sempre buone, ma soprattutto ricche di proteine e nutrienti, e quindi da consumare anche nelle diete.
Spesso però, ci sono degli errori comuni che facciamo ogni qual volta che cuciniamo le uova, e il risultato è deludente. Ci sono infatti piccoli accorgimenti da sapere per evitare questi errori.
Quando mettere le uova a bollire? Meglio se le rompiamo su una superficie o sul bordo? Bisogna utilizzare l’elemento grasso? Scopriamolo
A volte è così semplice fare una frittata, che potresti cucinarla ad occhi chiusi. Occhio però alla pentola! È successo spesso infatti che l’uova o la frittata si sono attaccati sul fondo della padella, creando un vero “mappazzone”, come dice lo chef Barbieri.
La scelta ideale, è sempre quella della padella antiaderente, che ti permette di realizzare le uova o le frittate senza che si rompano
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Le uova vanno cucinate ad una fiamma bassa, altrimenti si seccano e le proteine si snaturano, il quale assume una consistenza gommosa, non di certo invitante.
A volte per esaltare il benessere, e forti di avere una padella antiaderente, non utilizziamo la componente grassa, come l’olio e il burro, sbagliando.
La parte grassosa è necessaria per evitare che l’uovo diventi gommoso.
Solitamente ci riesce più pratico rompere le uova sui bordi delle ciotole, in realtà questo metodo rischia di far cadere schegge di guscio nella ciotola. Il modo ideale sarebbe quello di romperle su una superficie piana
Per evitare che si rompino, le uova vanno messe in pentola quando l’acqua è ancora fredda, e portare poi l’acqua all’ebollizione.