Il cantante ha dovuto affrontare una grave malattia. Nel suo passato, Michele ha combattuto una dura battaglia con l’affetto e l’aiuto della sua compagna.
Correva l’anno 2013 quando Michele Zarrillo, cantante italiano conosciuto in tutto il mondo ha dovuto fare i conti con un evento che lo ha segnato per sempre. A distanza di anni, ancora ricorda l’angoscia e il malessere che ha provato in quel maledetto 5 giugno, un giorno che ricorderà per tutta la vita. Il cantante, colpito da un infarto viene trasportato con urgenza presso il reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma. Michele viene operato d’urgenza e i medici gli hanno inserito cinque stent al cuore.
Accanto a lui a dargli conforto e amore c’è sempre stata la sua compagna di vita e moglie Anna Rita Cuparo. L’infarto lo ha costretto al riposo forzato per oltre un anno dall’accaduto. Torna sulle scene nell’ottobre 2014, quando tine un concerto con Danilo Rea e Stefano Di Battista. Anche se il peggio è passato e, Michele ha ripreso a vivere la sua vita in tranquillità non dimenticherà mai.
Ospite a Vieni da me, il programma Rai condotto dalla bellissima Caterina Balivo, Michela ha raccontato della sua dolorosa esperienza. “…Sono stato davvero miracolato: una parte del mio cuore aveva smesso di battere e solo in rarissimi casi, dopo un infarto come il mio, riprende la motilità. Anche i medici erano sbalorditi”. Il cantante oggi è consapevole di aver affrontato una dura battaglia, rischiando i morire.
Ma, anche dagli eventi più drammatici si può trarre un insegnamento. Oggi, Michele assapora ogni attimo della sua vita, senza farsi sopraffare dall’ansia o da altre emozioni negative, si dedica solo a ciò che lo fa stare bene, in primis alla sua adorata famiglia.
Dopo questa drammatica esperienza, il cantante ha indirizzato tutte le forze verso la guarigione e si è dedicato alla sua compagna e ai tre splendidi figli, Valentina, Luca e Alice: “E’ il bello dell’essere in convalescenza, ti senti giustificato a gustarti la vita, ti concedi il lusso di godertela”.