Entra di diritto nella top 10 dei gol più belli di sempre, l’eurogol di Patrik Schick realizzato contro la Scozia: un misto di genio, sregolatezza e fortuna
Consigli utili per entrare nella storia della propria nazionale di calcio? Semplice, segnare un goal da centrocampo. È quanto accaduto oggi durante la partita tra Repubblica Ceca e Scozia, prima partita del gruppo D di Euro2020. L’ex attaccante della Roma Patrik Schick, ora in forza al Bayer Leverkusen, ha di fatto deciso la partita segnando una doppietta.
La prima realizzazione avviene allo scadere del primo tempo, al 42 esimo, e permette alla nazionale Ceca di portarsi in vantaggio. Ma è il secondo ad entrare nella storia.
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Il secondo dei due realizzati, è l’eurogol di Patrik Schick, messo a segno all’inizio del secondo tempo, e lo segna, come direbbero nelle categorie dei campi in terra battuta, praticamente da casa sua.
Il suo è un misto di genio e sregolatezza e prontezza di riflessi. Il raddoppio, infatti, che segna la doppietta personale, arriva da un ribaltamento di fronte da un calcio d’angolo della Scozia, dopo un primo controllo Schick riesce a scorgere il portiere Marshall fuori dai pali e quindi decide di fare un gesto che solo un campione o un folle avrebbe potuto fare.
Un colpo secco, potente quanto preciso, da metà campo a scavalcare il portiere e ad insaccarsi sotto la traversa, trascinando in porta rovinosamente lo stesso estremo difensore scozzese.
Non ha avuto molta fortuna in Italia, Schick con la Roma (diversamente invece con la Sampdoria), e sicuramente questo gol alla Maradona starà facendo rimpiangere i tifosi giallorossi.
Shick quindi strappa il pass per entrare nell’olimpo dei gol più belli di tutte le edizioni e la Scozia non deve essere particolarmente fortunata. Oltre quello dell’attaccante Ceco, infatti, subì un altro eurogoal entrato di diritto nella storia, quello del genio di Paul Gascoigne saltando un difensore con un gran sombrero e scaraventando il pallone in rete.
Un susseguirsi di perle, reti superbe come quelle del croato Suker, o di Karel Poborsky contro il Portogallo, ma su tutti l’Eurogol di Marco Van Basten nella finale dell’88, gli europei di calcio rappresentano sempre un grosso cappello a cilindro in cui pescare il proprio numero da prestigiatori.
Mettetevi comodi, ci sarà da divertirsi.