La vita del Principe Harry è stata spesso costellata da momenti difficili da superare, come i problemi di salute mentale che ha dovuto affrontare quando era poco più che un ragazzo, poco dopo la morte della madre. A rompere il silenzio adesso è l’ex fidanzata Cressida Bonas?
Non è la prima volta che il nipote della Regina Elisabetta si sofferma a parlare di problematiche personali legati alla salute mentale, come successo nella serie realizzata in collaborazione con Oprah Winfrey The me you can’t see, dove parla appunto della sua vita in senso lato e quindi anche delle crisi di panico con le quali ha dovuto imparare a convivere.
In particolar modo, in queste ultime ore, a tenere banco nel mondo del web troviamo delle presunte dichiarazioni che avrebbe rilasciato l’ex fidanzata di Harry Windsor che avrebbe così fornito una testimonianza dei momenti più difficili della vita dell’uomo.
Fin dopo l’addio alla famiglia reale, Harry Windsor ha deciso concentrarsi su una tematica importante come appunto i problemi legati alla salute mentale contro i quali lui stesso ha dovuto combattere.
Il Principe, nipote della Regina Elisabetta, ha ammesso come ogni uscita e approccio con la vita fuori il palazzo tra i 28 e i 32 anni si era trasformato in un vero e proprio incubo: “Sudavo, avevo attacchi di ansia e di panico– spiega ad Oprah Winfrey-. Ogni volta che salivo in macchina, e ogni volta che vedevo una telecamera, andavo fuori di testa”. Il tutto però non finisce qui.
Ricordiamo, inoltre, che tra le motivazioni che hanno spinto il Principe Harry a voler lasciare la famiglia reale troviamo anche l’eccessiva attenzione dei media e dei paparazzi, che seguivano lui e Meghan Markle in ogni parte del mondo proprio come era successo molti anni prima a Lady Diana… inseguita anche la sera della sua morte nel 1997.
A rompere il silenzio, dunque, sarebbe stata proprio Cressida Bonas, storica ex fidanzata del Principe Harry, che secondo alcuni rumors parlando del Duca avrebbe rilasciato la seguente confessione “Harry era ossessionato dai paparazzi. Inveiva contro i fotografi in agguato anche quando era evidente che non ce ne fosse nessuno”.