Antonio Conte allenatore vincente dell’Inter, ex giocatore della Juventus e anche commissario tecnico ha maturato un’esperienza nel mondo del calcio sia in campo che dietro le quinte invidiabile. Conte ha lavorato anche in Inghilterra dove ha allenato il Chelsea e poi gli è stata affidata anche la nazionale italiana, insomma un curriculum davvero esemplare che lo rende un vincente da molti punti di vista.
Personaggio particolare, atteggiamento non sempre disponibile Antonio Conte nel corso degli anni ha subito un cambiamento fisico rilevante. In particolare è curioso che quando era un calciatore Conte ha mostrato una tendenza alla calvizie, ha sempre avuto i capelli molto corti e in alcune stagione è stato anche pelato. Oggi invece vanta una chioma davvero particolare e questo ha fatto insinuare i ben pensanti che il ct si sia sottoposto ad un trapianto di capelli subito dopo aver appeso gli scarpini al chiodo.
L’allenatore dell’Inter non ha mai confermato la notizia anche se in un’intervista rilasciata al Le Iene ha parlato proprio della sua folta chioma: “Oggi viviamo nella società dell’immagine e non tenerne conto è un grave errore, a mio parere. Vede, io sono stato mezzo pelato, tutto pelato e adesso ho i miei capelli nuovi con i quali convivo bene, anzi benissimo.”
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I dubbi sul fatto che Antonio Conte si sia sottoposto ad un trapianto di capelli sono molti, non ci sono conferme ufficiali ma a quanto pare l’ex allenatore della Nazionale avrebbe subito una tripla esperienza di trapianto. Conte non avrebbe ottenuti risultati soddisfacenti nei primi due interventi avvenuti in Italia per questo sarebbe ricorso ad un esperto del settore canadese il chirurgo Victor Hasson che avrebbe esaudito ogni suo desiderio in materia.
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L’immagine di Conte oggi è di certo esteticamente sobria soprattutto per lui che appare più sicuro di se stesso. L’allenatore sembra dare molta importanza all’immagine. caratteristica che ritiene necessaria per il tempo che viviamo soprattutto in un ambiente come il calcio dove, come altri vip, si è molto spesso oggetto sotto i riflettori e non solo per il proprio lavoro.