Cos’è lo zoom fatigue? L’affaticamento da zoom che colpisce, per lo pi chi lavora in smart working, quali sono i sintomi e come superarla
Nell’ultimo periodo, dove il lavoro da remoto è aumentato, sempre più persone sono colpite da zoom fatigue, ovvero affaticamento da Zoom, la piattaforma appunto dove avvengono la maggior parte di videochiamate lavorative e accademiche.
Tuttavia questo termine ha esteso il suo significato ad altre attività virtuali, come corsi, incontri online o shopping in rete. I sintomi che ne derivano, sono sia fisici che mentali. Infatti il sopravvento del virtuale sul reale, porta nella vita delle persone confusione, deconcentrazione e stress.
Le cause sono dovute all‘incapacità di saper dividere la vita privata da quella virtuale, non sapendo più gestire né l’una né l’altra.
Zoom fatigue: i sintomi che provoca
Lo smart working aumenta lo stato di sedentarietà, e questo aumenta lo stress ma anche problemi fisici. Lo zoom fatigue causa appunto sintomi, legati sia al lato psicologico che a quelli fisici.
Rientrano in questi, la difficoltà di concentrarsi, soprattutto per l’elevato numero di videochiamate, problemi di connessione e quindi ulteriore difficoltà di apprendere determinati messaggi.
Irritabilità con le persone che ci circondano, insonnia, dolori allo stomaco e alla testa ma anche attacchi di panico per chi soffre di ansia.
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Affaticamento da zoom: come superarla
Per superare questa difficile condizione non ci sono cure, ma bisogna puntare su noi stessi e sulla capacità di gestire le situazioni. Ovviamente, quando ci rendiamo conto di non riuscire a tenere sotto controllo le situazioni, dobbiamo dimezzare videochiamate e riunioni.
Inoltre anche la durata delle videochiamate è importante, per non perdere la concentrazione, il massimo consentito è 45 minuti e non oltre.
Fondamentale risulta essere anche la disattivazione della fotocamera e puntare solo alla modalità audio. In questo modo non dovrai concentrarti su come appari in video, alle imperfezioni. Prendete in considerazione le mail per comunicare, in modo da essere meno impegnative.
Molto importanti, inoltre sono delle piccole pause, da prendere però con maggiore frequenza, anche solo 10 minuti ogni 2 ore. Ritagliarsi un po’ di tempo per se stessi, disconnettendosi da qualsiasi dispositivo virtuale ma anche social, e prendere coscienza del reale.