La morte della giovane Luana D’Orazio ha sconvolto la nazione, venuta a mancare mentre si trovava sul posto di lavoro, uccisa da uno dei macchinari con il quale lavorava ogni giorno… un dolore immenso che tocca anche il cuore di Leonardo Pieraccioni che, alcuni anni fa, aveva avuto modo di conoscere quella giovane mamma che aveva preso parte a uno dei suoi film.
Una giovane vita spezzata all’età di 22 anni, con tanti sogni nel cassetto e un bambino che aspettava solo che la sua mamma tornasse a casa da lui… cosa che non potrà più fare.
Luana giorno 3 maggio, come sua abitudine fare, si era recata sul posto di lavoro pronta per il suo turno prima di poter rientrare e tornare alla sua quotidianità ma, intorno alle dieci, ecco l’evolversi della tragedia e l’inevitabile morte della giovane .
Luana è morta risucchiata da una macchina tessile dell’azienda dove lavorava da qualche tempo a questa parte, nei pressi di Patro. Un dramma che si è consumato sotto gli occhi dei colleghi che non hanno potuto fare nulla per salvarle la vita.
A ricordare la giovane donna sono state diverse persone sui social che hanno avuto modo di condividere con un tratto di vita, insieme a coloro che sono rimasti colpiti dall’immane tragedia. A parlare di Luana, inoltre, è stato anche Leonardo Pieraccion i che aveva avuto modo d’incontrarla sul set del suo film Se son rose.
Nel 2018 Leonardo Pieraccioni aveva avuto modo d’incontrare la giovane Luana D’Orazio che prese parte alle riprese del film Se son rose, motivo per cui non appreso quanto successo ha voluto parlare di lei attraverso un lungo messaggio condiviso anche dalla pagina social di Che tempo che fa.
Qui, infatti, è possibile leggere le seguenti parole dell’attore e del regista fiorentino: “ L’ho avuta come comparsa in un mio film, Se son rose, nella scena di una festa. Il ricordo di quella scena di una festa spensierata di ventenni aggiunge ancora più dolore. Perché la vita a vent’anni dovrebbe essere e continuare così, come una festa – scrive Leonardo Pieraccioni-. È una notizia terribile, vista la sua età e la modalità dell’incidente. Lascia un bambino di cinque anni, non ci sono parole. Per quanto possa servire, mando un abbraccio fortissimo alla sua famiglia ” .