Con il matrimonio durante la pandemia, cambiano gli approcci: ecco come bisogna accogliere gli invitati alle cerimonie
Molte sono state le cerimonie, e soprattutto i matrimoni ad essere sospesi e posticipati per via della pandemia.
Con la nuova campagna di vaccinazione, e le attuali normative che permettono una maggiore libertà, è possibile celebrare cerimonie.
che sia un matrimonio o qualsiasi cerimonia, in epoca pandemica le cose cambiano. A cambiare sarà soprattutto il rapporto con gli invitati, i quali non potranno essere salutati più con baci, abbracci e moine ma fare più attenzione, sopratutto sui contatti personali.
Tuttavia, sarebbe impossibile non dimostrare affetto e vicinanza a coloro che ci hanno onorato della loro presenza in un momento così importante della nostra vita.
Esistono infatti dei modi alternativi, ma comunque originali e dolci di salutare e dimostrare affetto agli invitati, rispettando comunque le dovute distanze. Ecco come accogliere gli invitati durante la pandemia.
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A volte un abbraccio racchiude più di mille parole, uno dei modi migliori per trasmettere un’emozione istantanea. Farne a meno è davvero difficile, ma ne va della nostra salute. Ecco quali sono le idee originali da mettere in pratica durante il vostro ricevimento.
Tra i saluti più semplici ma fatti amore, c’è sicuramente quello di formare un cuore con le dita delle mani. Un gesto simbolico e d’impatto che farà sentire tutto il vostro calore e gratitudine agli invitati, rispettando comunque la distanza.
Fare l’inchino non è propriamente abituale nella cultura occidentale, è piuttosto un simbolo orientale, eppure è un gesto da i mille significati. In questo gesto riecheggia il bon ton, nonostante sembri essere più formale.
E se parliamo di gomitate durante un matrimonio, non ci riferiamo di certa ad una rissa, ma piuttosto ad un modo per salutarsi rispettando le norme di sicurezza.
Quindi, non andremo a toccare mani e corpo ma gomiti e gomiti, una sorta di alternativa alla stretta di mano, che suscita sicuramente maggiore ilarità e sorrisi.
Oltre ai gomiti, il saluto potrebbe avvenire anche toccandosi le punte delle scarpe, le cosiddette “strette di piedi”, gesto consueto in cerimonie greche o indiane.