La serie ‘Buongiorno Mamma!’ ha da poco preso il via su Canale 5 lasciando con il fiato sospeso il pubblico da casa. Il protagonista indiscusso è Raoul Bova nei panni di Giulio Borghi, un uomo che non lascerà mai, nemmeno per un solo secondo, la moglie caduta in coma… stato nel quale è rimasta per ben 29 anni. Una serie drammatica ispirata a una storia vera, quella di Nazzareno e della moglie Angela.
Raoul Bova, con al suo fianco un cast d’eccezione e la collega Serena Autieri, racconta una storia che ha dell’incredibile che ha colpito l’autrice dello sceneggiato, la quale ha già commosso anche il pubblico. Si tratta di una storia amore profondo, un legame indissolubile che lega Giulio Borghi e Anna Della Rosa, interpretata da Maria Chiara Giannetta.
La trama di Buongiorno Mamma!, infatti, è stata inspirata da una storia vera come spiegato all’inizio del nostro articolo. Una vicenda che ha lasciato il segno nella sceneggiatrice, Elena Bucaccio.
L’incredibile storia di Nazareno per Buongiorno Mamma!
Poco prima che la serie tv andasse in onda, a raccontarla sono stati gli stessi attori protagonisti in varie interviste, così come ha fatto anche la sceneggiatrice che nel comunicato stampa, diffuso anche da FanPage.
Elena Bucaccio ha spiegato di aver letto la storia in questione in un quotidiano e, poco dopo, con le lacrime agli occhi e piena di emozioni, ha annunciato la sua volontà di mettere in scena la vita di Nazzareno e Anna.
“Lei è stata un dono”
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, Nazzareno è rimasto sempre al fianco di Angela, nonostante tutto, proprio come Giulio con Anna nella serie Buongiorno Mamma!, in onda su Canale Cinque.
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Prima ancora che la serie tv andasse in onda, a parlare della sua vita, insieme a quella delle figlie Clara, Stefania, Benedetta, Noemi ed Elisabetta è stata proprio Nazzareno dopo i funerali della moglie a La Croce quotidiano: “Angela è stata un dono, un privilegio. Si sentì male all’improvviso, la situazione precipitò. Il primo anno fu un susseguirsi di viaggi della speranza da una clinica all’altra, per cercare di vedere se fosse possibile trovare il modo affinché Angela potesse uscire dal coma e riprendere una vita pienamente funzionale”. L’uomo, qui, ha poi continuato dicendo: “Nessun medico però ci dava speranze in tal senso e allora abbiamo deciso che Angela dovesse tornare a casa sua, a casa nostra. È stata la scelta più giusta che ho fatto in vita mia e la rifarei. Angela per 29 anni è stata al centro della nostra famiglia”.