Icone della musica leggera italiana degli ultimi decenni I Ricchi e Poveri hanno conquistato il pubblico del Bel Paese ma anche dell’Europa soprattutto quella orientale. La carriera del gruppo è segnata da vittorie e da successi oggi ancora ever green e l’amore che il pubblico gli ha sempre manifestato è sempre stato sincero e diretto. Nati in seguito ad un suggerimento di Franco Califano che l’invito ad unirsi sotto il nome de I Ricchi e Poveri Angelo Sotgiu, Franco Gatti, Marina Occhiena e Angela Brambati diedero vita un quartetto musicale ancora oggi molto amato.
Le vite private dei componenti de I Ricchi e Poveri si sono per un periodo intrecciate, soprattutto è nota la relazione che Angelo e la Brambati ebbero prima di dare vita ai Ricchi e Poveri e successivamente per un breve periodo. Dopo che il sodalizio sentimentale fra i due cantanti finì i due restarono amici e continuarono a lavorare insieme mietendo un successo dopo l’altro: nella loro carriera hanno venduto più di 22 milioni di dischi, un dato rilevante che conferma come la vita privata non abbia influenzato il loro lavoro.
Angelo Sotgiu ha sposato nel 1982 Nadia Cocconcelli dalla quale ha avuto due figli Daniele e Elena: un matrimonio felice per niente condizionato dalla collaborazione che il cantante ha avuto e ha ancora oggi con la sua amica Angela. Da ricordare che Marina Occhiena, da poco rientrata nel gruppo, fu allontanata nel 1981 poco prima dell’esibizione de I Ricchi e Poveri a Sanremo nell’anno in cui presentarono Sarà perché ti amo. Causa della separazione fu la relazione, scoperta a sorpresa, tra l’Occhiena e Marcellino Brocherel, compagno di Angela Brambati e padre di suo figlio Luca.
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Invitata a mantenere il silenzio Marina Occhiena ricevette anche il compenso dell’esibizione non realizzata. Tuttavia a rivelare l’episodio fu proprio Angela che dichiarò cosa era accaduto tra il compagno e la collega:
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“Li ho pescati nel mio letto, pensate, nel mio letto. Io di indole sono buona, molto buona. Una, due, tre, quattro, cinque, anche sei volte posso perdonare, di più no. E poi potevano fare le cose pulite, da furbi, senza farsene accorgere. Io non tollero le cose sporche“.