Dopo la denuncia di Aurora Ramazzotti si sta parlando tantissimo del fenomeno del Cat Calling. Anche l’attrice Vittoria Puccini si affiancata alla battaglia della nuova iena di Italia . Ma di cosa si tratta? è un reato?
Cat Calling, la battaglia di Aurora Ramazzotti
Lo scorso 29 marzo, la figlia del cantante Eros Ramazzotti e della conduttrice Michelle Hunziker ha denunciato un fatto che da tempi immemori è considerato un vezzo comune a molti uomini, quello di fischiare o commentare l’aspetto fisico delle donne. E’ accaduto anche alla neo-Iena Aurora Ramazzotti che dopo essersi allenata all’aperto, ha pubblicamente denunciato di aver ricevuto fischi e commenti da parte di alcuni passanti.”: “Ci rendiamo conto che nel 2021 succede ancora così di frequente?. Nonostante io sia una che in genere si veste da maschiaccio, appena mi metto una gonna o mi tolgo la giacca sportiva mentre corro perché fa caldo, devo sentire fischi o i commenti sessisti? Mi fa schifo”- ha detto Aurora sfogandosi con i suoi followers su Instagram.
Vittoria Puccini si schiera dalla parte di Aurora Ramazzotti
Anche la splendida Vittoria Puccini, ospite da Francesca Fialdini, a “Da Noi…a Ruota Libera” si è schierata dalla parte di Aurora Ramazzotti la bellissima attrice ha dichiarato: “Trovo che abbia profondamente ragione. E’ qualcosa che tra l’altro io ho vissuto sulla mia pelle e mi ha sempre dato più che fastidio.L’ho sempre trovata una violenza. Una violenza verbale. Soprattutto per il senso di disagio che mi lasciava da ragazzina quando mi dicevano delle cose per strada o quando capitava che degli uomini mi fischiassero dalle auto”, ha detto la Puccini. Poi ha continuato: “Sono atteggiamenti assolutamente non giustificabili e trovo molto giusto che lei abbia denunciato questa pratica che deve assolutamente cessare. Siamo sempre nell’ambito del non rispetto della donna. Ma chi te l’ha chiesto di fischiarmi dietro? Non è voluto, non è ricercato e non devi permetterti di farlo”. Poi ha aggiunto: “E’ una molestia. Soprattutto verso una ragazza giovane che magari ancora non ha la forza di farseli scivolare addosso. Ma neanche a 40 anni, non dovrebbe proprio accadere”.
E’ reato?
Di fatto il Cat Calling in Italia non costituisce reato. Non esiste ancora una norma che vieti fischi, o apprezzamenti più o meno volgari rivolte alle donne ai passanti. Esiste però una norma a cui far riferimento che può essere adeguata al fatto che si subisce. Si tratta del reato di molestia o disturbo di persone.
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