Adriano Celentano torna a parlare di Fabrizio Corona attraverso la sua pagina Instagram dove pubblica una nuova lettera per i giudici che hanno in carico il caso dell’ex re dei paparazzi, da poco tornato in carcere. Il cantante molleggiato, ancora una volta, è entrato a gamba tesa e dire così la sua opinione.
I guai con la giustizia per Fabrizio Corona sembrano non trovare mai la fine, e nemmeno la luce infondo al tunnel. L’ex re dei paparazzi è di nuovo tornato in carcere ma quanto successo negli anni ha comunque lasciato un segno indelebile sulla sua palle, tanto che per Corona i referti psichiatrici parlano di “Personalità tendente a episodi borderline, tendenze narcisistiche e depressione”.
Eppure, Fabrizio Corona da molti giorni ormai si trova di nuovo in carcere e questa volta la sua lunga odissea ha colpito anche Adriano Celentano intervenuto in sua difesa.
Non è la prima volta che Adriano Celentano parla di Fabrizio Corona, affermando di essere dalla sua parte ma chiedendogli d’interrompere lo sciopero della fame. Nel corso delle ultime ore, ecco che l’attenzione mediatica di concentra su una nuova lettera che l’artista ha scritto e pubblicato nella sua pagina Instagram diretta ai Giudici che stanno esaminando da tempo il caso Fabrizio Corona.
Qui, infatti, è possibile leggere: “Cari giudici di Corona. Con un tipo un tantino esuberante come Fabrizio forse anch’io, nei vostri panni, avrei perso la pazienza…ma poi non avrei dimenticato che sono un GIUDICE… e un giudice non può essere schiavo delle proprie antipatie personali. Mi rendo conto che non è facile separare certi sentimenti, Però, non fino al punto da non tener conto degli stati d’animo di un condannato. Specie se questi riguardano aspetti gravi della sua salute”.
Il ritorno di Fabrizio Corona in carcere ha mosso anche il popolo del web dove è stata lanciata anche una raccolta firme per fare in modo che i Giudici possano davvero valutare una scarcerazione per l’ex re dei paparazzi che da qualche anno a questa parte sembrerebbe ormai essere nel mirino della giustizia italiana.
Lo stesso Celentano parla del comportamento dei giudici, pensiero comune agli italiani, che sembra essere un vero e proprio “accanimento su una persona alquanto DISPERATA e tremendamente indebolita per le sue condizioni instabili”. L’artista, inoltre, sottolinea anche: “Senza poi dimenticare che L’ACCANITO, ridendo e scherzando, ha già scontato 8 anni di carcere. Capite che tutto ciò stride VIOLENTEMENTE con una giustizia dove purtroppo non si contano i casi in cui al posto di un sano ERGASTOLO, si lasciano liberi individui che fanno a PEZZI le persone”.
Il post in questione, contenente la lettera scritta da Adriano Celentano che si forma ‘L’inesistente’ si conclude così: “Cari giudici, per come la vedo io, un giudice non lo si può chiamare Giudice, se prima di essere un giudice, non è un UOMO infinitamente buono. Perché solo se è infinitamente buono sarà in grado di esaminare, non solo le grandi, ma anche le minime sfaccettature di un reato E voi, mi sembra che stiate trascurando l’aspetto più importante della vostra missione. E forse, non vorrei dirlo ma anche le condizioni alquanto DRAMMATICHE di Fabrizio Corona… Ma io ho un’idea”.